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06/12/2023 ore 10.34
Cronaca

Paola, condannato a due mesi il maresciallo dei carabinieri Michele Ferrante

Il militare è stato accusato dalla Procura di aver “abusato” della propria divisa per perseguire un'attivista ambientalista
di Francesco Frangella

È stato condannato a 2 mesi  il sottufficiale dell’Arma dei Carabinieri Michele Ferrante, accusato dalla Procura della Repubblica di Paola di aver “abusato” della propria divisa per perseguire arbitrariamente Davide Di Domenico, cittadino fulcadese noto per il suo attivismo ambientalista.

I fatti risalgono al 26 maggio 2016, quando il militare era in forza alla stazione del comune tirrenico (attualmente è stato trasferito a Cosenza) e, durante un momento di campagna elettorale, ha condotto un’azione contro il giovane politico, reo – secondo il maresciallo – d’aver scattato una fotografia durante un incontro pubblico.

Difeso dagli avvocati Giuseppe Bruno e Armando Sabato, il maresciallo Ferrante era accusato di: perquisizione e ispezione personali arbitrarie, lesioni personali aggravate, minacce e abuso d’ufficio; capi d’imputazione per i quali il pubblico ministero aveva chiesto una pena di due anni e sei mesi di reclusione, accuse che però il collegio giudicante non ha accolto nella loro totalità, derubricandone gran parte «perché il fatto non sussiste».