Paola, torna dietro le sbarre la donna accusata di aver fatto prostituire le figlie

La controversa vicenda di D.N., accusata di aver spinto le sue figlie minori a prostituirsi, ha preso una svolta drammatica ieri mattina quando la polizia giudiziaria del Commissariato di Paola ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare, mandando la donna nuovamente dietro le sbarre. La decisione è giunta in seguito al respingimento del ricorso da parte della Cassazione, che ha confermato la sentenza contro di lei.

La ricostruzione dei fatti

La vicenda ha avuto inizio nel mese di maggio 2021, quando le autorità sono state allertate dall’anziana nonna delle ragazze e da un uomo, dando il via a un’indagine che avrebbe svelato una triste realtà. Le ricerche e gli interrogatori hanno portato alla luce il coinvolgimento di D.N., madre delle minori, nel terribile sfruttamento delle sue stesse figlie.

Il tentato suicidio

La denuncia iniziale è scaturita dal tentativo di suicidio di una delle ragazze coinvolte, avvenuto nei pressi della Stazione Ferroviaria di Paola. La giovane aveva cercato di togliersi la vita a causa delle voci diffamatorie che circolavano sul suo conto riguardo a presunti rapporti sessuali con individui anziani. Questo drammatico episodio ha attirato l’attenzione dei servizi sociali e dato inizio a un’inchiesta che avrebbe sconvolto la comunità locale.

L’indagato principale, un settantenne, ha collaborato con gli investigatori, svelando dettagli raccapriccianti sulla situazione. La madre, D.N., è stata arrestata nel giugno 2021, ma il recente verdetto della Cassazione ha confermato la sua condanna, portando alla sua nuova detenzione.

Le autorità giudiziarie stanno ora proseguendo l’indagine e cercando di ricostruire ogni dettaglio dell’oscuro scenario in cui le giovani sono state costrette a prostituirsi. La comunità locale è sconvolta da questa tragica vicenda e si spera che la giustizia sia fatta per le giovani vittime coinvolte.