Pompe funebri in rivolta contro la Regione. Domani corteo di protesta
Il settore delle pompe funebri è un rivolta e oggi il corteo, funebre ma di protesta, arriva a Palazzo Campanella. I professionisti del settore chiedono l’abrogazione o la sospensione della legge regionale numero 38/2023 oppure l’abrogazione/modifica dell’art. 6 p.l. 264/XII del Consigliere Giuseppe Neri che cancellerebbe la possibilità di poter fare delle sale del commiato, perché rese inutilizzabili dall’emendamento, con il conseguente blocco per tutto il settore nel tema di sale del commiato. Inoltre impedirebbe la possibilità per tutti i cittadini Calabresi di usufruire di nuovi servizi di qualità offerti da grandi imprese, come le case funerarie, e da piccole imprese come le sale del commiato.
Nessuno degli operatori – scrivono – nei mesi di stesura del testo della l.r. 38/23 ne sapevano niente. “Ci opponiamo anche all’emendamento n.264/XII alla legge regionale 48/2019 presentato sempre dal consigliere Neri, la toppa è peggio del buco! L’emendamento così come scritto cancellerebbe la possibilità di poter fare delle sale del commiato, perchè rese inutilizzabili dall’emendamento, con il conseguente blocco per tutto il settore nel tema di sale del commiato”.
“Non possiamo accettare in nessun caso un ulteriore rinvio. Abbiamo convocato questa mobilitazione, a cui parteciperanno numerose imprese funebri Calabresi nel giorno in cui il Consiglio regionale ha fissato la riunione in cui discuterà questo assurdo emendamento, riunione a cui abbiamo chiesto tante volte formalmente di partecipare per presentare la nostra legittima posizione. al fine di conciliare la situazione economico/commerciale e sociale, di diverse imprese calabresi, compromessa dalla Legge 38/2023 nata senza interlocuzione con la parte sociale imprenditoriale del territorio e senza che il territorio di fatto ne avesse realmente mai richiesto la nascita della stessa, dunque richiediamo urgentemente di applicare all’art. 6 del p.l. 264/XII gli emendamenti così come proposti nel doc. allegato. Ma ancor prima di dettare legge agli imprenditori che si sostengono a proprie spese e con i propri sacrifici, chiediamo anche di mettere a posto gli obitori pubblici che sono, vergognosamente, fatiscenti e privi di ogni requisito igienico sanitario a norma di Legge.
Inoltre chiediamo di verificare e fare adeguare tutti gli obitori delle strutture sanitarie private che prendono soldi pubblici e tengono gli obitori in locali al limite del decoro e fuori dalle norme igienico sanitarie necessarie. Non in ultimo, Vi chiediamo di spiegarci come mai le Salme possono sostare in questi luoghi, sopra detti, per trascorrere il periodo di osservazione, essere trasportate nelle private abitazioni e non nelle sale del commiato.