Sezioni
15/08/2023 ore 14.00
Cronaca

Porcaro ammette: «Io mandante di un'estorsione a un bar, ma non andò in porto»

Il collaboratore di giustizia racconta le modalità con le quali Andrea Greco avrebbe posto una bottiglietta incendiaria davanti all'esercizio commerciale
di Antonio Alizzi

Quante estorsioni ha compiuto Roberto Porcaro nel corso della sua vita criminale? A leggere le dichiarazioni rese alla Dda di Catanzaro possiamo dire tante, alcune delle quali non andate a buon fine, quindi tentate, ma in un numero comunque consistente.

Le propalazioni che riportiamo sono contenute nel verbale del 7 giugno 2023, due giorni prima che nell’aula bunker di Lamezia Terme, cominciasse l’udienza preliminare del processo “Reset“, conclusasi com’è noto verso la fine di luglio, con il decreto che dispone il giudizio per tutti coloro i quali hanno deciso di farsi giudicare con il rito ordinario. Per gli altri, quelli che hanno scelto il rito abbreviato, si riprenderà il prossimo 18 settembre, giorno in cui i pubblici ministeri della Dda di Catanzaro, Corrado Cubellotti e Vito Valerio, presenteranno le rispettive richieste di pena.

Tornando all’ex boss degli italiani Roberto Porcaro, l’attuale pentito fa riferimento a una vicenda estorsiva in concorso con Andrea Greco, di cui ammette le sue responsabilità in qualità di mandante, «in quanto fui io ad ordinare a Greco di collocare la bottiglietta incendiaria» presso un bar, «secondo le modalità che sono descritte nel capo d’imputazione. Per quanto concerne l’altro soggetto che insieme a Greco si occupò di realizzare l’atto intimidatorio e in particolare colui che viene inquadrato dall’impianto di video sorveglianza del bar a bordo di una bicicletta, tale soggetto è un ragazzo», di cui fa il nome, che «abita nei pressi dello stadio e che all’epoca aveva 20-21 anni».

Porcaro aggiunge che «sarei in grado di riconoscerlo in foto». Tuttavia, l’ex boss precisa che «la vicenda estorsiva di cui ho appena detto non ha avuto seguito in quanto non abbiamo mai avuto contatti diretti con il titolare del bar e quindi l’estorsione è rimasta allo stadio del tentativo».