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08/02/2022 ore 18.11
Cronaca

Presunte molestie al liceo di Castrolibero, Bruno Bossio presenta un'interpellanza urgente al ministro

Si moltiplicano le reazioni al caso salito alla ribalta dopo le denunce di alcune studentesse. Vicinanza ai ragazzi da parte del senatore Magorno e della consigliera di Parità della Provincia Barberio
di Redazione

Il caso delle presunte molestie all’Istituto “Valentini-Majorana” di Castrolibero continua a suscitare reazioni, ancxhe dopo la decisione del ministro Bianchi di inviare degli ispettori nella scuola. La parlamentare del Pd Enza Bruno Bossio fa sapere di essersi fatta promotrice di un’interpellanza urgente sul caso. «Le deputate del Pd – afferma – chiedono al ministro dell’Istruzione verità e giustizia sugli abusi e le violenze che si sarebbero consumati all’interno del liceo di Castrolibero, una vicenda che da giorni è al centro delle cronache nazionali e soprattutto della mobilitazione degli studenti della stessa scuola. Insieme alla collega Cecilia D’Elia, mi sono fatta promotrice di un’interpellanza urgente – subito sostenuta da tutte le deputate del gruppo Pd a partire dalla capogruppo Debora Serracchiani – per condurre il caso di Castrolibero sul tavolo delle istituzioni nazionali e del ministero in particolare».

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«Sappiamo – prosegue la deputata – che, dopo le denunce pubbliche di alcune studentesse sulle ripetute molestie che avrebbero subito da un docente e le dure proteste di tutti i ragazzi e le ragazze dell’istituto, l’ufficio scolastico calabrese ha avviato un’ispezione nel liceo scientifico del polo scolastico “Valentini-Majorana”, ma in questa vicenda dai contorni sconvolgenti occorre fare un ulteriore passo in avanti. In particolare, al ministro chiediamo di sapere “quali iniziative urgenti, per quanto di competenza, intenda assumere al fine di verificare quanto accaduto, così che le autorità competenti, a partire dall’Ufficio scolastico regionale, attivino tutti gli strumenti a loro disposizione, atti a porre fine ad una situazione che con il passare dei giorni sta diventando sempre più difficile e tale da mettere seriamente in discussione i diritti fondamentali di ragazze e ragazzi in un momento tanto delicato della loro formazione umana e civile».

«Le sottovalutazioni su questo caso – conclude Bruno Bossio – pare siano state già tante e diffuse, probabilmente soltanto la forza e la determinazione dei ragazzi oggi in assemblea permanente hanno consentito di incrinare il muro della diffidenza: è bene allora che anche le istituzioni nazionali facciano la loro parte per restituire a questa scuola la sua funzione di luogo di formazione, rispetto e presidio contro ogni violenza».

Magorno: «Fare subito piena luce sugli episodi denunciati»

Sul caso interviene anche il senatore di Italia Viva Ernesto Magorno: «Tutta la mia vicinanza e il mio sostegno agli studenti e alle studentesse del liceo Valentini-Majorana di Castrolibero. Bisogna fare, subito, piena luce sugli episodi denunciati. Bene, dunque, l’intervento del ministro Bianchi che ha deciso di inviare gli ispettori per ricostruire la vicenda e quindi dare ascolto alle richieste dei ragazzi che hanno il diritto di costruire il loro futuro in serenità».

Barberio: «Inaccettabile che la scuola possa diventare un luogo pericoloso»

Vicinanza e sostegno ai ragazzi del liceo di Castrolibero esprime pure Rossella Barberio, consigliera di Parità della Provincia di Cosenza. «Gli eventi che, negli ultimi giorni, stanno interessando l’Istituto Valentini, hanno portato alla luce una realtà, fatta di abusi e molestie, che, se confermata, lascia sconvolti», dichiara. E aggiunge: «La protesta portata avanti da studentesse e studenti ha abbattuto quel muro di omertà dietro il quale, per anni – raccontano le studentesse – sono state nascoste le loro richieste di aiuto e di ascolto. Tutto questo non può e non deve lasciarci indifferenti; è per questo che voglio esprimere, in qualità di consigliera provinciale di parità, tutta la mia vicinanza e tutto il mio sostegno alle ragazze e ai ragazzi dell’Istituto Maiorana, affinché sappiano che non sono sol* nella battaglia per la verità».

Secondo la consigliera provinciale di Parità, «la scuola non può e non deve essere soltanto istituzione deputata all’apprendimento, ma ora più che mai deve farsi portatrice della cultura della parità e spargere i semi affinché le nuove generazioni si approccino alla vita nel rispetto delle diversità e nella non violenza. È inaccettabile, dunque, che proprio la scuola possa diventare un luogo pericoloso e non sicuro, ove vengono infranti i principi dei quali, invece, dovrebbe essere portatrice».

«Ripongo piena fiducia – conclude – nel lavoro degli organi che al momento stanno lavorando per fare chiarezza sull’accaduto, con l’auspicio che le responsabilità vengano accertate e siano date risposte concrete alle studentesse e agli studenti».