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01/10/2025 ore 16.46
Cronaca

Processo Lockdown, ecco chi affronterà il dibattimento: stabilito il calendario delle udienze

Approda in aula l’inchiesta del pm Giuseppe Cozzolino, prossimo ai saluti, sul traffico di stupefacenti nella città dei bruzi durante il periodo del Covid-19

di Antonio Alizzi
Il tribunale di Cosenza

È partito il 25 settembre scorso il processo Lockdown, una delle inchieste contro lo spaccio di droga a Cosenza e dintorni coordinate dal pubblico ministero Giuseppe Cozzolino, prossimo al trasferimento alla procura di Catanzaro. Le indagini sul presunto traffico di stupefacenti avevano preso in esame il periodo della pandemia da Covid-19. Uno dei tanti filoni investigativi contro i vari pusher dell’area urbana cosentina. Altri imputati hanno scelto, invece, il rito abbreviato.

Processo Lockdown, i dettagli dell’inchiesta

L’inchiesta “Lockdown” ha fatto emergere un traffico di droga capillare, con la disponibilità di ingenti quantità di cocaina, eroina, marijuana e hashish. Gli indagati avrebbero gestito una fitta rete di spaccio non solo a Cosenza, ma anche in altre città della provincia, coinvolgendo alcuni cittadini stranieri stabilmente operanti nella zona.

Le attività investigative avrebbero documentato oltre 400 episodi di cessione di sostanze stupefacenti e ascoltato circa 300 consumatori, i cui racconti avrebbero rafforzato il quadro accusatorio. Tra i casi emblematici, spicca quello di una donna finita agli arresti domiciliari, che si sarebbe occupata di procurare droga per il figlio, impossibilitato a muoversi a causa di una misura restrittiva derivante da un’altra vicenda giudiziaria.

Ami, intimidazioni e violenza

Secondo le forze dell’ordine, l’indagine avrebbe rivelato che alcuni indagati, confidando nella disponibilità di armi da fuoco, avrebbero posto in atto intimidazioni nei confronti dei clienti per costringerli a pagare le somme dovute per la droga ricevuta.

Inoltre, sarebbero emersi due tentativi di omicidio, consumati in luoghi pubblici e riconducibili a dissidi personali. Gli episodi avrebbero coinvolto soggetti armati di coltelli e altre armi improvvisate, confermando il clima di violenza che gravava attorno a queste attività illecite. Le udienze del processo ordinario sono state già calendarizzate.

  1. Giuseppa Algieri
  2. Khalil Nader
  3. Daniele Perri
  4. Abderrahman El Ouafi
  5. Nabil Salym
  6. Pietro Alessio
  7. Samir Costache
  8. Maurizio Altavilla
  9. Christian Francesco Ruffolo
  10. Mohamed Ben Hassen
  11. Francesco Gagliardi
  12. Carlo Gagliardi
  13. Cosimo Manzo
  14. Giovanni Benvenuto
  15. Lorenzo Nicoletti
  16. Vittorio Imbrogno
  17. Giuseppe Muto
  18. Aristide Constant Bandjing Bossomo
  19. Rosario Giuseppe Garofalo
  20. Francesco Paco Critelli
  21. Enzo Bertocco
  22. William Zupo
  23. Fausto Guzzo Foliaro Corleone
  24. Angelo Mancuso
  25. Italo Garrafa
  26. Riccardo Mignolo
  27. Pietro Paolo Mignolo
  28. Amedeo Pirri
  29. Andrea Iuele
  30. Enrico Toscano
  31. Daniel Giordano
  32. Giuseppe De Bartolo
  33. Sandro Maestro
  34. Danilo Stancati
  35. Andrea Gaudio
  36. Alessandro Cinerari
  37. Antonio Ippolito De Rose
  38. Cristian Francesco Sacco

Nel collegio difensivo figurano gli avvocati Antonio Spataro, Eugenio Spadafora, Guido Costantino, Marco Caraffa, Angela D'Elia, Sergio Sangiovanni, Salvatore Rauso, Antonio Bove, Riccardo Maria Panno, Vittoria Bossio, Antonio Quintieri, Natale Occhiuto, Giorgio Loccisano, Luca Acciardi, Francesco Vetere, Domenico Bove, Giuseppe De Marco, Natasha Gardi, Pietro Sammarco, Giuseppe Malvasi, Antonio Petrone, Francesco Chiaia, Chiara Penna, Giuseppe Lanzino, Domenico Caputo, Alessandro Conforti, Antonella Mastroianni, Osvaldo Rocca, Maurizio Nucci, Angelo Pugliese, Gianpiero Calabrese, Piergiuseppe Cutrì, Giovanni Maria Cirio, Andrea Sarro, Angela Caputo, Mario Scarcello, Francesco Vetere, Mario Scarpelli, Francesco Santelli e Raffaele Rigoli.