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18/08/2025 ore 10.15
Cronaca

Processo Recovery, a settembre si entra nel vivo: oltre 13 udienze fino a ottobre | NOMI

Superata la prima fase, l’istruttoria dibattimentale sarà arricchita dalle testimonianze degli operatori di polizia giudiziaria che hanno condotto le indagini coordinate dalla Dda di Catanzaro

di Antonio Alizzi

Il processo Recovery entrerà nel vivo nel mese di settembre, quando l’istruttoria dibattimentale sarà incentrata sulle testimonianze degli operatori di polizia giudiziaria che hanno condotto le indagini, coordinate dalla Dda di Catanzaro.

L’inchiesta antimafia si è focalizzata sulla presunta esistenza di un’associazione a delinquere dedita al narcotraffico, operante — secondo l’ipotesi accusatoria — a Cosenza e dintorni. Una rete di sospetti pusher che avrebbero inondato le strade e le piazze della città dei Bruzi, di Rende e di altri territori della Media Valle del Crati (e non solo), con una serie di sostanze stupefacenti.

Nel corso delle attività investigative, la pubblica accusa ha ritenuto che Francesco Patitucci — già considerato boss della ‘ndrangheta di Cosenza — fosse al vertice del sodalizio criminale. Un gruppo, in realtà, emerso in buona parte nel processo Reset, la cui fase dibattimentale si è chiusa lo scorso luglio con numerose condanne ma anche altrettante assoluzioni.

Recovery è dunque l’atto finale di una vasta indagine della Dda di Catanzaro, iniziata con l’operazione Testa di Serpente. Un’indagine che si è tramutata in decreto di fermo per scongiurare, all’epoca, forse una nuova guerra di mafia. L’obiettivo: frenare gli animi bollenti di qualche imputato e completare la fase investigativa di Reset, venuta a galla il 1° settembre 2022.

Il processo Recovery, in definitiva, sarà al centro dell’attività dell’aula della Corte d’Assise di Cosenza a partire da settembre. Sono previste, fino a ottobre, almeno 13 udienze.

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