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04/08/2025 ore 12.36
Cronaca

Rapine e droga in provincia di Cosenza, destini cautelari diversi per Ciranni e Picicco

Il primo ottiene l’annullamento di 58 capi d’accusa ma il Riesame conferma la custodia in carcere, il secondo (dopo la fuga in Abruzzo) ottiene i domiciliari anche per motivi di salute

di Antonio Alizzi
Aula di giustizia

Novità giudiziarie per due indagati coinvolti in diversi procedimenti penali per rapine e reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta di Francesco Picicco e Umberto Ciranni, entrambi sotto la lente della procura di Cosenza per una serie di reati avvenuti nei dintorni della città dei bruzi.

Picicco era stato arrestato in Abruzzo dopo un periodo di latitanza. Da qualche giorno si trova agli arresti domiciliari (anche per motivi di salute), in accoglimento dell’istanza cautelare presentata dall’avvocato Cristian Cristiano. La misura è stata concessa non solo per la rapina oggetto del procedimento principale, ma anche per altre due rapine contestate in procedimenti distinti. Le ordinanze, in questi casi, sono state firmate dai giudici Letizia Benigno e Giusy Ferrucci.

Discorso a parte per Umberto Ciranni, indagato per tre rapine e 61 capi relativi a episodi di spaccio di droga. Di recente, il Tribunale del Riesame si era espresso sul suo ricorso, confermando la custodia cautelare in carcere, ma al tempo stesso annullando ben 58 capi di imputazione su un totale di 64. Una decisione che ridimensiona in modo significativo il peso delle contestazioni a suo carico. 

I due indagati erano stati menzionati anche nell’ultima ordinanza cautelare firmata dal gip Letizia Benigno, relativamente allo spaccio di droga nell’area urbana cosentina.