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09/07/2025 ore 13.51
Cronaca

Recovery, Armando Bevilacqua libero dopo cinque mesi di domiciliari

L'indagato era in cella dal 14 maggio scorso perché accusato di aver preso parte a un furto aggravato dalle modalità mafiose nei confronti di un esercizio commerciale. La Cassazione ha annullato senza rinvio

di Antonio Alizzi

L'indagato era in cella dal 14 maggio scorso perché accusato di aver preso parte a un furto aggravato dalle modalità mafiose nei confronti di un esercizio commerciale. La Cassazione ha annullato senza rinvio

Sebbene non si tratti di narcotraffico, la Cassazione, sempre nell’ambito dell’operazione Recovery, ha annullato senza rinvio l’ordinanza di Armando Bevilacqua. L’indagato si trovava ai domiciliari dal 14 maggio scorso

Armando Bevilacqua è accusato di essersi impossessato di un veicolo Fiat Panda, non meglio identificato, sottraendolo al legittimo proprietario con l’intento di ottenere un ingiusto profitto per sé o per altri. In particolare, il veicolo sarebbe stato destinato alla disponibilità di Diego Porco, al fine di agevolare la realizzazione delle condotte furtive ai danni di un esercizio commerciale dell’area urbana.

Il reato è aggravato dalla violenza sulle cose, consistente nel forzare la portiera dell’autovettura per accedervi in modo clandestino e impossessarsene, dall’esposizione del bene alla pubblica fede, trattandosi di un veicolo lasciato incustodito e infine dalla finalità di agevolare la confederazione criminale di matrice ‘ndranghetista, dominante nella città di Cosenza e nei territori limitrofi.

Rispetto alle censure difensive mosse dagli avvocati Cristian Cristiano e Domenico Caputo, anche in questo caso viene meno la gravità indiziaria. Dunque, Armando Bevilacqua è libero.

I nomi degli imputati