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25/05/2023 ore 16.08
Cronaca

Rende, chiusa l'inchiesta su Manna, Artese e altri 40 indagati | NOMI

Tra i reati contestati dalla procura di Cosenza non compare quello di corruzione in concorso tra il sindaco sospeso e l'imprenditore Massimino Aceto
di Antonio Alizzi

La procura di Cosenza ha emesso l’avviso di conclusione delle indagini preliminari relativamente all’inchiesta che nel novembre scorso aveva travolto il comune di Rende. Sono 42 le persone che ora rischiano di finire a processo. Tra queste ci sono il sindaco sospeso Marcello Manna (al quale rimane solo una contestazione relativa al centro diurno per minori), condannato di recente dal tribunale di Salerno in concorso con l’ex giudice Marco Petrini, e l’ex vicesindaco di Rende, Annamaria Artese, che prima della condanna di Manna, aveva ceduto il passo in favore dell’assessore Maria Petrusewicz, che oggi guida l’amministrazione comunale di Rende.

L’indagine, coordinata dai carabinieri e dalla finanza, riguarda amministratori, dirigenti, imprenditori ed esponenti della forze dell’ordine. Un’inchiesta, coordinata dal procuratore capo Mario Spagnuolo e dai pubblici ministeri Margherita Saccà e Giuseppe Visconti, che ha mosso i primi passi da un taglio di alberi lungo il fiume Surdo e si è estesa ad altre ipotesi di reato, quali corruzione e turbativa d’asta. Una presunta malagestione dell’Ente rendese, finito nel mirino per diversi affidamenti diretti nonché di appalti che, secondo la procura, sarebbero stati alterati attraverso condotte irregolari. Ora gli indagati avranno venti giorni di tempo per sottoporsi ad interrogatorio o eventualmente presentare una memoria difensiva al fine di convincere il pubblico ministero a non inoltrare la richiesta di rinvio a giudizio per la singola posizione processuale.

Nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari figurano:

Tra i reati contestati dalla procura di Cosenza non compare quello di corruzione in concorso tra Marcello Manna e l’imprenditore Massimino Aceto. Stralciata infine la posizione dell’ex assessore Pino Munno, per il quale un mese fa era stato disposto il giudizio immediato.