Rende, Umberto Di Puppo non potrà tornare in Calabria: ecco perché
Lontano dalla Calabria fino a nuovo ordine. È questa la decisione assunta dal gip del tribunale di Cosenza in merito alla posizione cautelare di Umberto Di Puppo, indagato per stalking dalla procura di Cosenza. La vicenda risale a fine dicembre quando i carabinieri della Compagnia di Rende avevano eseguito un’ordinanza cautelare emessa dal gip Claudia Pingitore, la quale aveva applicato al presunto esponente della ‘ndrangheta cosentina la misura degli arresti domiciliari.
Come aveva anticipato la nostra testata in un precedente servizio, Di Puppo era stato denunciato ai carabinieri dall’ex compagna, per la quale i carabinieri avevano fatto scattare le misure previste dal cosiddetto “codice rosso”. sono scattate le misure previste dal codice rosso. La coppia ha un figlio in comune dell’età di dieci anni. Rispetto al tempo trascorso dall’entrata in vigore del provvedimento cautelare, il gip Pingitore, valutata la richiesta dei difensori Gianluca Garritano e Angelo Pugliese, ha sostituito la misura degli arresti domiciliari con quella del divieto di dimora in Calabria.