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17/07/2025 ore 14.59
Cronaca

Reset, condanne e assoluzioni nel processo contro la 'ndrangheta a Cosenza, Rende e Roggiano Gravina | NOMI

La sentenza pronunciata oggi nell'aula bunker di Castrovillari, assolti Marcello Manna e Pino Munno

di Redazione
La Cassazione non ha accolto le censure difensive rispetto al tema della ricusazione. Altre udienze previste nel mese di aprile

La sentenza era attesa per le 13 ei giudici hanno impiegato solo pochi minuti in più per dare lettura del dispositivo di sentenza. Dispositivo che ha chiuso il primo giro di boa di “Reset”, il grande processo contro la nuova 'ndrangheta di Cosenza. Alla sbarra c'erano 122 persone, altrettante erano già state giudicate in precedenza con il rito abbreviato. Numeri imponenti che hanno fatto da sfondo all'inchiesta avviata con l'ondata di arresti e sequestri del primo settembre 2022.

L'obiettivo della Dda di Catanzaro era quello di dimostrare che a partire dallo scorso decennio e fino ai giorni nostri, gli affari illeciti a Cosenza e nel suo hinterland sono stati gestiti da sette gruppi criminali, riuniti in una sorta di confederazione guidata da Francesco Patitucci con il supporto di alcuni gerarchi come Roberto Porcaro, Mario Piromallo, Salvatore Ariello e altri ancora.

Quasi tutti i vertici del clan, Patitucci incluso, avevano già risolto la partita in abbreviato, ragion per cui alla sbarra erano rimasti i quadri intermedi e le seconde linee dell'organizzazione. A loro si aggiungevano anche politici come l'ex sindaco di Rende, Marcello Manna, e uno dei suoi assessori, Pino Munno, chiamati in causa per presunti accordi elettorali stipulati con la criminalità organizzata. Quella pronunciata nell'aula bunker di Castrovillari è solo una sentenza di primo grado. Se ne riparlerà tra circa un anno in Appello. Di seguito, le condanne e le assoluzioni sancite al termine del dibattimento.

Condannati e assolti del processo Reset