Rissa a Diamante nell'agosto del 2020, rideterminata la pena a due imputati cosentini
La Corte d’Appello di Catanzaro, presieduta dal presidente Loredana De Franco, ha condannato i tre imputati cosentini coinvolti nella rissa avvenuta a Diamante nell’agosto del 2020. Il collegio giudicante, però, ha rideterminato la pena per due imputati.
In particolare, l’imputato Cristian Ruffolo (difeso dall’avvocato Luca Acciardi) passa da 2 anni e 4 mesi a 1 anno, 4 mesi e 20 giorni per il reato di lesioni e minacce, mentre è stato assolto dai reati di detenzione e porto abusivo d’arma da fuoco e ricettazione. Stessa cosa dicasi per Fabio Pezzulli (difeso dagli avvocati Gianluca Garritano e Jessica Cesareo) condannato in primo grado a 2 anni e 2 mesi di reclusione, la cui pena è stata rideterminata oggi a un anno, 4 mesi e 10 giorni di carcere. Anche in questo caso il giovane imputato è stato assolto dai reati di detenzione e porto abusivo d’arma da fuoco e ricettazione. Confermata la condanna invece di Cristian Mirabelli a un anno e 6 mesi. L’imputato è difeso dall’avvocato Gianluca Garritano.
Rissa a Diamante, le indagini dei carabinieri
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Compagnia di Scalea, i tre ragazzi di Cosenza avrebbero cagionato lesioni personali a un uomo di Diamante, colpendolo al volto e alla spalla con un tirapugni e un bastone. La vittima, inoltre, sarebbe stata minacciata poco dopo con una pistola con matricola abrasa e un manganello telescopico.