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18/03/2024 ore 18.54
Cronaca

Rissa a Diamante nell'agosto del 2020, rideterminata la pena a due imputati cosentini

La Corte d'Appello di Catanzaro ha invece confermato la condanna di un altro ragazzo coinvolto nel fatto di cronaca
di Antonio Alizzi

La Corte d’Appello di Catanzaro, presieduta dal presidente Loredana De Franco, ha condannato i tre imputati cosentini coinvolti nella rissa avvenuta a Diamante nell’agosto del 2020. Il collegio giudicante, però, ha rideterminato la pena per due imputati.

In particolare, l’imputato Cristian Ruffolo (difeso dall’avvocato Luca Acciardi) passa da 2 anni e 4 mesi a 1 anno, 4 mesi e 20 giorni per il reato di lesioni e minacce, mentre è stato assolto dai reati di detenzione e porto abusivo d’arma da fuoco e ricettazione. Stessa cosa dicasi per Fabio Pezzulli (difeso dagli avvocati Gianluca Garritano e Jessica Cesareo) condannato in primo grado a 2 anni e 2 mesi di reclusione, la cui pena è stata rideterminata oggi a un anno, 4 mesi e 10 giorni di carcere. Anche in questo caso il giovane imputato è stato assolto dai reati di detenzione e porto abusivo d’arma da fuoco e ricettazione. Confermata la condanna invece di Cristian Mirabelli a un anno e 6 mesi. L’imputato è difeso dall’avvocato Gianluca Garritano.

Rissa a Diamante, le indagini dei carabinieri

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Compagnia di Scalea, i tre ragazzi di Cosenza avrebbero cagionato lesioni personali a un uomo di Diamante, colpendolo al volto e alla spalla con un tirapugni e un bastone. La vittima, inoltre, sarebbe stata minacciata poco dopo con una pistola con matricola abrasa e un manganello telescopico.