San Nicola Arcella, confermata la misura cautelare al sindaco Mele (ma cade un'accusa)
Il tribunale del Riesame di Catanzaro conferma l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti del sindaco di San Nicola Arcella, Barbara Mele, ma ritiene insussistente una delle due ipotesi di reato contestate dalla procura di Paola. E gli avvocati Vincenzo Adamo e Giorgio Cozzolino, sono fiduciosi per il futuro.
Cade la turbativa
«Un primo importante risultato nella direzione dell’accertamento della legittimità dell’operato della nostra assistita è stato raggiunto davanti al Tribunale del riesame di Catanzaro, il quale, in accoglimento delle nostre tesi difensive, ha ritenuto insussistente, nel merito, una delle due ipotesi di reato al momento contestate al sindaco Barbara Mele con l’ordinanza notificata lo scorso 20 luglio. Nessuna collusione, nessuna turbativa nella scelta del contraente tra il sindaco e gli altri protagonisti del procedimento Archimede» si legge in una nota. (LE INDAGINI SULLA CONDOTTA IDRICA)
Per Barbara Mele rimane solo un’ipotesi di reato
«E’ stata riconosciuta la legittimità delle modalità di scelta della ditta alla quale furono affidati i lavori di sistemazione dell’impianto idrico del Comune di San Nicola Arcella nell’ottobre del 2019. Resta da chiarire una residua ipotesi relativa ad una delibera di giunta circa l’esatta data di inizio del predetti lavori. Un’ipotesi appunto residuale verso la quale concentreremo i nostri prossimi sforzi per ottenere, in tempi altrettanto rapidi, un giudizio favorevole anche su quest’ultimo aspetto» affermano gli avvocati penalisti, Vincenzo Adamo e Giorgio Cozzolino. «Nelle prossime settimane, atteso il risultato ottenuto davanti al Tribunale del riesame di Catanzaro, avanzeremo richiesta al GIP presso il Tribunale di Paola per la revoca della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla p.g., al momento ulteriormente ridotta a soli due giorni la settimana» conclude il comunicato stampa.