Scioglimento sì, scioglimento no. Rende sfoglia la margherita
Scioglimento sì, scioglimento no. Mai come in queste ore il destino del Municipio di Rende è una margherita da sfogliare fino all’ultimo petalo. Quello decisivo sarà il ministero dell’Interno a estrarlo, ma nel frattempo manca davvero poco per sapere se le infiltrazioni mafiose oltre Campagnano, sono state valutate così concrete al punto da suggerire una fine anticipata della consiliatura e il commissariamento dell’Ente.
In tal senso, la giornata di ieri ha rappresentato l’ultimo giro di boa di un tour cominciato il primo settembre del 2022. In prefettura, infatti, si è riunito il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza allargato al sindaco di Cosenza, Franz Caruso, e al presidente della Provincia, Rosaria Succurro.
In quella sede, i commissari che negli ultimi sei mesi hanno passato al setaccio tutta la vita amministrativa del Comune di Rende, hanno presentato i risultati del loro lavoro, peraltro già riassunti in una relazione di cinquecento pagine consegnata nei giorni scorsi al prefetto Vittoria Ciaramella. Gli stessi hanno poi espresso un parere sui provvedimenti che a loro avviso devono essere adottati.
La Commissione, com’è noto, era composta da Antonio Reppucci prefetto a riposo; da Giuseppe Zanfini dirigente del Commissariato di Polizia di Paola e da Dario Pini, comandante del Reparto operativo dei carabinieri di Cosenza. Le loro tesi sono state poi discusse e commentate dai presenti, fra cui il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri e quello di Cosenza, Mario Spagnuolo.
Massimo riserbo sul contenuto della discussione, al termine della quale i membri del comitato hanno rilasciato un parere – non si sa se all’unanimità o a maggioranza – per manifestare il proprio orientamento. Si tratta di un parere non vincolante che il prefetto Vittoria Ciaramella ha acquisito e, dopo aver valutato autonomamente il contenuto della relazione, ne invierà una propria al Ministero che dovrà poi determinarsi entro 45 giorni.
Come si ricorderà, la commissione d’accesso antimafia si era insediata a Rende lo scorso 30 settembre 2022, a un mese dal blitz dell’operazione “Reset”, coordinata dalla Dda di Catanzaro, che ha coinvolto tra gli altri anche il sindaco di quel comune, Marcello Manna.