Slot truccate a Cosenza, la frode del telecomando e delle SIM: così i gestori dirottavano gli incassi
Capomolla: «Alterazione fisica delle macchine per trattenere i soldi destinati all’erario». Le slot manipolate per ingannare i controlli dell’Agenzia dei Monopoli
Tanti sono i dettagli emersi questa mattina in conferenza dopo il sequestro a Cosenza di alcune slot machine. «All’interno della macchina c’era una scheda truccata, un’alterazione fisica che serviva a trattenere le cifre riservate all’erario» ha spiegato il procuratore Capomolla alla stampa. «Tramite un telecomando si poteva switchare l’arrivo dei soldi dalle casse allo stato». In soldoni i gestori cambiavano SIM quando si rendevano conto dei controlli e spostavano l’incasso sulla SIM slot dei Monopoli e questo perché le slot permettono di incassare tramite sim collegate direttamente all’ADM (Agenzia delle dogane e dei Monopoli).
«È possibile - ha aggiunto Luca Turchi, dirigente di ADM - che le giocate confluite nella scheda clone influissero anche sul pagamento. Questo perché ogni tot di giocate le slot restituiscono il dovuto, mentre lo spostamento di soldi potrebbe aver deviato anche il payout».
In una sola giornata, a maggio 2025, sono stati sequestrati 144 apparecchi con l’impiego di 250 persone.