Sezioni
09/07/2025 ore 10.16
Cronaca

Smantellata a Porto d’Ascoli una cellula criminale ispirata alla ‘ndrangheta: 14 arresti

Base in una casa abusiva con armi e droga sepolte nel terreno. Il capo usava anche una bomba a mano per minacciare rivali e complici
di Redazione

Dalle prime luci dell’alba, la polizia di Stato di Ascoli Piceno, con il supporto del S.I.S.C.O. di Ancona, ha condotto una vasta operazione per smantellare una struttura criminale radicata nella provincia marchigiana, dedita al traffico di droga e al possesso illegale di armi da guerra.

Sono 14 le misure cautelari eseguite: 12 arresti in carcere e 2 ai domiciliari. Al vertice dell’organizzazione un uomo con precedenti legami con la ‘ndrangheta, noto per l’uso sistematico dell’intimidazione violenta, anche contro i propri sodali. Gli investigatori riferiscono che l’uomo deteneva pistole, fucili e persino una bomba a mano, utilizzati per rafforzare il proprio controllo sul mercato dello spaccio e mantenere la disciplina interna al gruppo.

L’associazione agiva secondo modelli operativi mutuati dalle ‘ndrine calabresi, e si era radicata stabilmente nel territorio. La base logistica era una casa abusiva situata a Porto d’Ascoli, trasformata in deposito di stupefacenti e arsenale sotterraneo, e decorata con leoni e mosaici, simboli di potere e dominio.

Le indagini hanno accertato che nell’organizzazione erano coinvolti anche donne e minori, impiegati in attività operative. Alcuni membri del gruppo continuavano a gestire attività illecite anche dal carcere, utilizzando telefoni cellulari e pizzini per comunicare all’esterno e organizzare cessioni di droga.

Secondo gli inquirenti, l’operazione ha colpito un’organizzazione ben strutturata, con una chiara ripartizione di ruoli, capace di esercitare il controllo sul territorio e intimidire chiunque mettesse in discussione la sua egemonia.