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25/07/2025 ore 19.46
Cronaca

Sparatoria sul lungomare di Rossano: convalidati i fermi, tre indagati finiscono in carcere

Esclusa l’aggravante dei futili motivi. I due Pacenza accusati di rapina, De Luca di tentato omicidio

di Matteo Lauria

Hanno lasciato il fermo per finire in carcere Giovanni De Luca (35 anni), Gianluca Pacenza (31) e il nipote Giuseppe Pio Pacenza (19), tutti originari di Rossano e incensurati. A stabilirlo è stato il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, che in queste ore ha accolto la richiesta di convalida del fermo con applicazione della misura cautelare in carcere. Il provvedimento giunge a pochi giorni dalla sparatoria che ha scosso il lungomare di Rossano. I tre erano stati bloccati proprio nel territorio di competenza del tribunale siciliano, dove si trovavano al momento dell’intervento delle forze dell’ordine.

Gli interrogatori

Durante l’udienza di convalida, De Luca e i due Pacenza hanno risposto alle domande del gip. Ma sul contenuto degli interrogatori nessuna informazione è trapelata: i legali Antonio Pucci e Maria Sammarro, da noi contattati, non hanno rilasciato dichiarazioni. Il difensore del terzo indagato, Giuseppe Pio Pacenza, è l’avvocato Fulvio Ginocchieri. Secondo le ipotesi investigative, Gianluca e Giuseppe Pio Pacenza dovranno rispondere del reato di rapina, mentre per Giovanni De Luca l’accusa è ben più pesante: tentato omicidio. Resta esclusa l’aggravante dei motivi futili.

La vicenda ha destato particolare attenzione per la dinamica violenta e il contesto in cui si è verificata: un’esplosione di colpi d’arma da fuoco in piena estate sul litorale, tra passanti e famiglie, ha riportato sotto i riflettori i rischi legati a episodi di giustizia privata e vendette improvvise. Le indagini restano aperte e si concentrano ora sulla ricostruzione esatta dei ruoli e sul contesto da cui sarebbe scaturita l’azione armata.