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12/03/2024 ore 10.30
Cronaca

"Testa di Serpente", riparte oggi l'antipasto investigativo di "Reset"

In concomitanza del processo di secondo grado, non si terrà a Lamezia Terme l'udienza dibattimentale in quanto la maggior parte degli avvocati sono impegnati a Catanzaro
di Antonio Alizzi

Inizia oggi in Corte d’Appello a Catanzaro il processo di secondo grado di “Testa di Serpente“, l’inchiesta della Dda di Catanzaro contro due gruppi criminali di Cosenza, facenti parte (a dire della procura antimafia) della presunta confederazione mafiosa cosentina guidata dal boss Francesco Patitucci.

“Testa di Serpente”, com’è noto, coinvolge Roberto Porcaro (sentenza di condanna già definitiva) e la famiglia Abbruzzese “Banana” di via Popilia. Si tratta, come più volte evidenziato dalla nostra testata, dell’antipasto investigativo di “Reset”, in corso di svolgimento sia a Catanzaro (processo abbreviato) che a Lamezia Terme (processo ordinario). In concomitanza con l’udienza di oggi, l’attività dibattimentale di “Reset” è stata sospesa e riprenderà giovedì prossimo. Buona parte dei difensori è presente anche a “Testa di Serpente”.

“Testa di Serpente”, cosa può succedere

Le difese, per alcune posizioni, potrebbero tentare la via del concordato, come prevede la riforma del processo penale voluta dall’ex ministro della Giustizia Marta Cartabia. In altri casi, invece, si punterà alla riapertura del dibattimento. Sta di fatto che la sentenza di primo grado è stata una mazzata per tanti imputati, soprattutto per gli Abbruzzese, ai quali è stata riconosciuta anche l’aggravante dell’agevolazione mafiosa riconducibile alla confederazione mafiosa cosentina. Un tema di cui ci siamo occupati in un altro servizio.

Gli imputati alla sbarra

Nel collegio difensivo figurano gli avvocati Filippo Cinnante, Mariarosa Bugliari, Maurizio Nucci, Fiorella Bozzarello, Matteo Cristiani, Antonio Quintieri, Giorgia Greco, Cesare Badolato, Antonio Sanvito, Giuseppe Belcastro, Gaetano Maria Bernaudo, Cristian Cristiano, Vincenzo Guglielmo Belvedere e Cristian Bilotta.