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05/11/2025 ore 14.55
Cronaca

Liquidazione controllata, il Tribunale di Castrovillari applica il Codice della Crisi

Accolta la richiesta di un cittadino assistito dallo Studio NAM: il giudice apre la procedura di liquidazione controllata del patrimonio per sovraindebitamento

di Redazione
La sede del tribunale di Castrovillari

Il Tribunale di Castrovillari, sezione Procedure Concorsuali, ha emesso la sentenza di apertura della procedura di liquidazione controllata del patrimonio da sovraindebitamento nei confronti di un cittadino assistito dallo Studio legale NAM, composto dal legal manager dottor Salvatore Novelli, dall’avvocato Marianna Avolio e dalla dottoressa Elena Magnavita, coadiuvato dal gestore della crisi, avvocato Cristina De Rose, nominato dall’Organismo di Composizione della Crisi “ADR MED”.

La decisione del giudice si inserisce nell’ambito delle procedure previste dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (decreto legislativo n. 14 del 2019), che consente al debitore di accedere, in presenza dei requisiti richiesti, al beneficio dell’esdebitazione, ovvero alla liberazione dai debiti rimasti insoddisfatti.

La liquidazione controllata rappresenta una procedura concorsuale di natura esecutiva e satisfattiva, finalizzata alla monetizzazione dei beni pignorabili del debitore e alla successiva distribuzione del ricavato ai creditori, nel rispetto del principio della par condicio creditorum. La domanda può essere presentata sia dal debitore sia dai creditori mediante ricorso al Tribunale competente per territorio, ossia quello nel cui circondario il debitore ha il centro principale dei propri interessi.

L’apertura della procedura può inoltre derivare dalla conversione di un precedente tentativo di ristrutturazione dei debiti del consumatore o di concordato minore, qualora tali percorsi abbiano avuto esito negativo, come previsto dagli articoli 73 e 83 del Codice della Crisi.

Con questo provvedimento, il Tribunale di Castrovillari conferma l’applicazione degli strumenti introdotti dalla riforma del diritto fallimentare, destinati a offrire una via d’uscita regolata e sostenibile ai soggetti in condizione di sovraindebitamento.