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22/07/2022 ore 23.11
Cronaca

Violenze contro disabili di Corigliano Rossano, gli indagati respingono le accuse

Sono accusati di aver maltrattato gli ospiti di una Onlus specializzata nell'assistenza di persone diversamente abili
di Redazione

Accuse respinte al mittente. I tre indagati dell’inchiesta sulle presunte violenze fisiche e psicologiche ai danni di alcuni disabili di una Onlus di Corigliano Rossano, si sono presentati davanti al gip del tribunale di Castrovillari Simone Falerno, per sottoporsi all’interrogatorio di garanzia. Si tratta di Francesco Ritacco, Luciana Antoniotti e Grazia Fusaro, il primo educatore e le altre due operatrici sociosanitarie della Onlus specializzata nell’assistenza di persone diversamente abili. I tre indagati sono finiti agli arresti domiciliari con l’accusa di maltrattamenti ai giovani disabili loro affidati.

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L’interrogatorio di Grazia Fusaro (difesa dall’avvocato Livio Calabro) è stato però differito a lunedì prossimo, avendo la difesa chiesto la predisposizione dei file relativi alle intercettazioni ambientali e alla documentazione fotografica. Hanno risposto, dichiarandosi estranei ai fatti, Luciana Antoniotti (difesa dall’avvocato Giovanni Bruno) e Francesco Ritacco (difeso dagli avvocati Roberto Laghi e Giuseppe Vena).

I legali di Ritacco hanno anche depositato una memoria difensiva, evidenziando che l’uomo «oltre a essere incensurato, è persona priva di qualsivoglia carico penale pendente: in vita sua si è sempre comportato in modo corretto». Gli avvocati di fiducia inoltre hanno sostenuto anche «l’assenza di prove di reità, e comunque che l’ipotesi contestata, maltrattamenti di cui all’articolo 572 del codice penale, appare eccesiva rispetto all’entità obiettiva e subiettiva dei fatti», chiedendo quindi la revoca della misura o la sostituzione con una meno afflittiva, «non potendosi intravedere nella vicenda né un motivo di recidività, né un pericolo di inquinamento delle prove».

Gli avvocati, infine, hanno spiegato che i rapporti lavorativi tra Ritacco e l’Onlus “Gocce nel deserto” sono cessati il 30 aprile scorso, e ciò esclude qualsivoglia possibilità di reiterazione del reato. Il Gip si è riservato di provvedere e così ugualmente il Pm Veronica Rizzaro si è riservata di esaminare l’istanza per formulare il proprio parere. Riserva che sarà sciolta probabilmente martedì prossimo.