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17/10/2019 ore 14.18
Cronaca

"Vulture", il modus operandi dei criminali che commettevano i furti

“Vulture”, ovvero avvoltoi, è il nome dell’operazione dei carabinieri di Cosenza che ha smantellato una presunta associazione a delinquere dedita a commettere svariati reati contro privati ed esercizi commerciali. I due gruppi criminali, secondo l’accusa, avrebbero pianificato ed organizzato tutto nei minimi particolari. Dalla selezione degli esercizi commerciali da colpire alla definizione degli automezzi. Senza dimenticare
di Redazione Cosenza Channel

“Vulture”, ovvero avvoltoi, è il nome dell’operazione dei carabinieri di Cosenza che ha smantellato una presunta associazione a delinquere dedita a commettere svariati reati contro privati ed esercizi commerciali. I due gruppi criminali, secondo l’accusa, avrebbero pianificato ed organizzato tutto nei minimi particolari. Dalla selezione degli esercizi commerciali da colpire alla definizione degli automezzi. Senza dimenticare che prevedevano sempre il supporto di auto staffette per la preliminare sorveglianza dei tragitti stradali percorsi dagli associati per raggiungere gli obiettivi e fare rientro alle rispettive abitazioni.

L’azione criminale era suddivisa tra i soggetti partecipanti ai furti, distinguendo tra quelli incaricati di procedere all’attività materiale di effrazione e sottrazione della refurtiva, ad altri dediti allo svolgimento delle funzioni di “palo” e di “staffetta”, e inoltre quelli impiegati nell’attività di trasporto e recupero dei sodali. Ricettazione della refurtiva, da ricollocare da alcuni membri del gruppo criminale degli zingari” di Cosenza, e la conseguente distribuzione dei proventi illeciti tra i sodali fino all’eventuale eausilio da prestare, anche sul piano economico, agli appartenenti al gruppo criminale per le spese legali sostenute in caso di arresto e sequestri.

Ecco come agivano i soggetti coinvolti in “Vulture”

Il “modus operandi” era sempre lo stesso:

“Vulture”, il linguaggio utilizzato dai gruppi criminali

Il gergo” utilizzato dai membri dell’associazione criminale prevedeva una serie di termini convenzionali dal contenuto criptico ed in particolare venivano indicati con il termine “ragazze” coloro i quali commettevano i furti,mentre con l’espressione “andare in guerra” veniva indicata la vera e propria azione delittuosa all’interno degli esercizi commerciali (“..Sono andate via le ragazze in guerra?..”). Ed ancora “abiti puliti” stava ad indicare il cambio degli indumenti  utilizzatiper il furto (“…Prendo i vestiti puliti?…”), mentre termini più colorati venivano utilizzati per indicare le autovetture “puttane” (“…E’ entrata una puttana nella stazione di servizio adesso per fare rifornimento! Dillo presto a loro!…”), le forze di polizia “ratti neri o neri” (“…Quei ratti neri?Sono andati con la macchina in caserma!…”) e le guardie giurate spose” (“…Le spose sono venute verso di voi, sono venute qui! Hanno guardato qui e poi sono andate verso di voi!…”). Tutti elementi racconti nell’operazione “Vulture”.