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27/09/2025 ore 18.32
Cultura

Emiliano Morrone presenta “Occhiu alla sanità”: «15 anni di commissariamento costati 900 milioni»

Il libro denuncia sprechi, mutui e penalizzazioni per i calabresi. A Cosenza il dibattito con politici e familiari di vittime della mala sanità

di Redazione

Un’inchiesta accurata e scomoda sulla sanità calabrese e sui 15 anni di commissariamento che hanno segnato la vita dei cittadini. È il cuore del volume Occhiu alla sanità (Falco Editore) di Emiliano Morrone, presentato a Cosenza insieme all’editore Michele Falco, a Doris Lo Moro (ultimo assessore regionale alla Sanità prima del commissariamento) e ai deputati Simona Loizzo (Lega) e Nico Stumpo (Pd). A moderare il dibattito il giornalista Massimo Razzi.

Il libro mette nero su bianco un bilancio drammatico: «Ai calabresi è costato un mutuo da 900 milioni di euro in cambio di niente». Morrone ha proposto anche un’uscita concordata dal Piano di rientro, con un accordo transattivo tra Regione e Stato: «La Calabria ha già pagato troppo con il blocco del turnover, il mutuo con l’ex Tesoro, il dirottamento di 1,1 miliardi di fondi Fas e l’emigrazione sanitaria». Il giornalista sottolinea anche il difetto strutturale nella ripartizione del Fondo sanitario nazionale, che penalizza la regione per circa 150 milioni di euro all’anno.

Il dibattito politico

Dal confronto sono emerse posizioni diverse ma convergenti su un punto: il commissariamento non ha risolto i problemi. Doris Lo Moro: «La politica si è occupata troppo poco della Calabria e il commissariamento non ha risolto nulla». Nico Stumpo: «Privatizzazione strisciante e mancanza di visione sulla sanità regionale». Simona Loizzo: «Servono nuovi ospedali e l’uscita dal Piano di rientro». Un momento toccante è arrivato con l’intervento di Caterina Perri, vedova di Serafino Congi, che ha chiesto giustizia per il decesso del marito e chiarezza sugli esiti dell’inchiesta interna dell’Asp di Cosenza.

Nelle conclusioni, Morrone spiega le quattro esigenze che hanno guidato la stesura del volume: smontare le semplificazioni sui disavanzi sanitari; affermare l’urgenza di archiviare il Piano di rientro; scuotere la politica e la comunità calabrese; lasciare una testimonianza di giornalismo autonomo e di impegno civile. Il libro lancia anche una critica all’Europa: vincoli di bilancio troppo rigidi, fondi Pnrr con scadenze irrealistiche e apertura di spesa solo per armamenti.