Anas annuncia oltre 900 nuove assunzioni entro il 2028
L’AD Gemme conferma alla LUMSA l’aumento del personale dopo mille ingressi in tre anni e nuovi investimenti per rafforzare rete e cantieri
L’annuncio arriva dall’Università LUMSA di Roma, dove l’Amministratore Delegato di Anas, Claudio Andrea Gemme, ha tenuto una lectio magistralis tracciando il futuro dell’azienda e della sua forza lavoro. Al centro del suo intervento un dato chiaro: Anas continuerà a crescere, con oltre 900 nuove assunzioni previste entro il 2028, dopo aver già inserito più di mille dipendenti negli ultimi tre anni.
Gemme ha ricordato come l’azienda, nel solo triennio appena trascorso, abbia aumentato la propria dotazione organica del 15%, raggiungendo un traguardo importante per un settore strategico come quello infrastrutturale. «Negli ultimi tre anni – ha spiegato – Anas ha registrato un incremento di oltre mille dipendenti. Il nostro piano industriale prevede un’ulteriore crescita di 900 risorse entro il 2028, pari a un +12% rispetto a oggi».
Il manager ha poi fornito un quadro più dettagliato: sono circa 2.000 le risorse inserite negli ultimi 36 mesi, senza conteggiare il personale stagionale. Di queste, il 75% è stato destinato alle aree tecniche e al presidio della rete stradale. Quasi la metà degli ingressi riguarda figure chiave per la gestione operativa dei cantieri: Direttori Lavori, Direttori Operativi, Ispettori di Cantiere e Ispettori di Opere d’Arte. Una distribuzione omogenea sul territorio nazionale – 32% al Nord, 41% al Centro, 27% al Sud – che conferma la volontà dell’azienda di rafforzare la propria presenza lungo tutta la rete stradale italiana.
Dal fronte degli investimenti emergono numeri altrettanto rilevanti: nel corso del 2025 Anas ha avviato gare per un valore complessivo di 2,1 miliardi di euro, di cui 1,9 miliardi pubblicati dalla Direzione Generale e 190 milioni dalle Strutture Territoriali. Una mole di risorse che sostiene non solo lo sviluppo delle infrastrutture, ma anche la crescita occupazionale e l’indotto economico.
Gemme ha quindi sottolineato il significato sociale dell’attività dell’azienda, andando oltre la dimensione tecnica dei lavori: «Il nostro lavoro non è una mera esecuzione di opere, ma un’azione che incide direttamente sul futuro economico e sociale dei territori. Ogni investimento in infrastrutture è un contributo alla competitività del Paese».
L’Amministratore Delegato ha ricordato come il settore infrastrutturale rappresenti «uno dei più potenti moltiplicatori di ricchezza», citando studi internazionali secondo cui ogni cantiere genera occupazione stabile e qualificata, maggiore sicurezza stradale e una migliore connettività tra territori. «Dietro ogni opera Anas - ha aggiunto - c’è un pezzo di vita quotidiana degli italiani che migliora in modo tangibile».