Covisian, il Psi al fianco dei lavoratori congedati dall’Asp di Cosenza
Dodici persone sono al centro di un intrigo che mette a rischio il loro futuro lavorativo, Francesco Tenuta esorta le due aziende a mettersi d’accordo per tutelarli.
Il futuro dei 12 lavoratori Covisian che hanno svolto la loro attività per conto del servizio Cup dell’Asp di Cosenza è oggetto delle riflessioni di Francesco Tenuta, segretario del Psi di Rende, che definisce «inaccettabile e, nello stesso tempo, sconcertante» il benservito che lo scorso 10 giugno, l’azienda ha deciso di dare a questi lavoratori.
È stato comunicato loro, infatti, la sospensione del servizio Cup, nonostante la scadenza di tale servizio fosse il 31 dicembre 2025 - poiché l’Asp di Cosenza doveva entrare a far parte, per il servizio delle prenotazioni telefoniche dei cittadini, nel call center regionale - senza che agli stessi sia stato garantito, attraverso la clausola sociale, il passaggio nella nuova società appaltante.
Sono stati contattati, solo ufficiosamente, da una società di Catanzaro, la quale ha comunicato loro di essere subentrati alla Covisian spa nella gestione dell’appalto del servizio call center, collegato al Cup su scala regionale, e solo ufficiosamente è stata formulata una proposta di lavoro che non tiene conto dell’anzianità aziendale, del livello contrattuale, della continuità occupazionale e, soprattutto, impone loro l’applicazione di un Ccnl difforme da quello delle Telecomunicazioni.
«A ciò – evidenzia Tenuta – si deve aggiungere che la richiesta di dimissione dalla “vecchia” società per accettare la nuova proposta di lavoro è stata inoltrata soltanto agli addetti al Cup telefonico e non anche ai colleghi impegnati nei servizi in presenza. Per non parlare dell’ultima gara d’appalto dell’Asp di Cosenza, la quale ha pubblicato un elenco dei dipendenti da assorbire, escludendo inspiegabilmente i 12 lavoratori del servizio Cup. Eppure, le stesse delibere aziendali stabiliscono che tali lavoratori rappresentano un comparto unico e indivisibile insieme a quelli che lavorano presso gli sportelli».
Tutto ciò. spiega l’esponente socialista, «ha generato e genera forti preoccupazioni tra gli operatori coinvolti, stretti nella morsa di accettare, “al buio”, la proposta lavorativa della nuova società subentrante, rassegnando le dimissioni volontarie dalla Covisian (alla quale sono legate da un contratto a tempo indeterminato) o di mantenere il rapporto lavorativo con la stessa Covisian, con ricollocazione su altre commesse preesistenti, senza escludere possibili aperture di procedure di licenziamento per esubero del personale».
«Non può essere calpestata la dignità umana e professionale di questi lavoratori e di tutte le loro famiglie» aggiunge Tenuta che, in conclusione, chiede all’Asp di Cosenza e alla Covisian «di voler chiarire, una volta per tutte, tale vicenda, garantendo la continuità occupazionale dell’intero perimetro del personale».