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30/12/2025 ore 16.36
Economia e Lavoro

Cosenza non è ferma: edilizia, agroalimentare e turismo spingono la ripresa

Il presidente degli industriali Perciaccante: «Dati incoraggianti, ma la vera sfida è trattenere i giovani»

di Redazione

L’avvicinarsi della fine dell’anno diventa occasione per tracciare un bilancio sull’andamento economico e produttivo del territorio. In questo quadro, la provincia di Cosenza mostra segnali incoraggianti, pur continuando a fare i conti con uno storico divario in termini di prodotto interno lordo rispetto alle aree più dinamiche del Paese. È quanto emerge dall’analisi proposta dal presidente di Confindustria Cosenza, Giovan Battista Perciaccante.

«I dati più recenti – osserva Perciaccante – restituiscono l’immagine di una regione in movimento, capace di esprimere dinamiche positive in alcuni settori chiave dell’economia locale». Tra questi, edilizia e agroalimentare si confermano comparti trainanti. Da un lato, la filiera delle costruzioni ha beneficiato in modo significativo delle risorse del Pnrr, che hanno stimolato investimenti e cantieri, contribuendo alla tenuta occupazionale. Dall’altro, l’agroalimentare ha trovato nuovo slancio grazie a strategie orientate all’innovazione, alla qualità delle produzioni e alla valorizzazione delle eccellenze territoriali, favorendo l’espansione degli scambi e una maggiore presenza sui mercati.

Nel complesso, il quadro resta segnato da criticità strutturali radicate in un ritardo di sviluppo che viene da lontano. Tuttavia, secondo il presidente degli industriali cosentini, «emerge un territorio che mostra potenzialità di crescita, chiamato ora a consolidare questi risultati e a trasformarli in uno sviluppo più stabile e duraturo».

Segnali positivi arrivano anche dal turismo. «Grazie agli investimenti sugli aeroporti, all’incremento dei voli per diverse destinazioni e a una diversa promozione della Calabria – aggiunge Perciaccante – il bilancio del turismo registra un segno positivo, con dati in notevole crescita delle presenze nei principali poli e insediamenti artistico-culturali della provincia di Cosenza». Un andamento che rafforza l’idea di un territorio capace di attrarre, se adeguatamente supportato da infrastrutture e strategie di sistema.

Resta però aperta una delle questioni più delicate: la fuga dei giovani. «Non è solo una questione di numeri, ma una ferita profonda per il futuro della regione», sottolinea Perciaccante. «Ogni giovane che lascia la propria terra cerca altrove opportunità di crescita, lavoro e realizzazione personale. A tutti i livelli è richiesto uno sforzo per creare qui le condizioni, gli strumenti e le prospettive per costruire il proprio futuro».

Un impegno che passa dalla formazione e dal lavoro. «Significa offrire formazione di qualità, già oggi assicurata da un ateneo di eccellenza come l’Università della Calabria, ma anche lavoro dignitoso, spazi per la creatività e l’innovazione, infrastrutture moderne e un ambiente culturale stimolante», conclude il presidente di Confindustria Cosenza. «Solo così la provincia di Cosenza e la Calabria potranno trattenere i propri talenti e crescere insieme ai propri giovani. Ogni opportunità creata è una possibilità in più che questa terra offre a se stessa per non rimanere indietro».