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25/11/2025 ore 17.18
Economia e Lavoro

Lavoro nero a Cosenza nell’edilizia e nella ristorazione, sospese attività e maxi multe

Il piano di controllo ha visto impegnati ispettori ordinari, tecnici e Carabinieri del Nucleo speciale. Ecco i dettagli

di Redazione

L’ultima settimana di verifiche sul territorio ha spinto l’Itl di Cosenza a rafforzare la presenza nei settori considerati più sensibili, con un piano di controllo che ha visto impegnati ispettori ordinari, tecnici e Carabinieri del Nucleo speciale. Un’attività capillare che ha riguardato autotrasporti, cantieri edili e pubblici esercizi, portando alla sospensione di tre attività e a sanzioni consistenti.

Nel comparto degli autotrasporti sono state ispezionate due aziende. Nella prima, l’analisi dei dati tachigrafici ha rivelato la presenza di un lavoratore in nero. La verifica ha portato all’adozione di una diffida amministrativa e alla sanzione di 3.900 euro. La seconda azienda controllata ha evidenziato una situazione più grave: due lavoratori irregolari e un verbale che ha comportato l’irrogazione di 7.500 euro al proprietario del mezzo.

Il fronte più delicato è risultato quello dell’edilizia. In un cantiere di grandi dimensioni, gli ispettori hanno individuato due lavoratori non regolari su tre. Da qui è scaturito il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, insieme alla somma aggiuntiva di 2.500 euro e alla maxi-sanzione di 7.800 euro per lavoro nero. Le verifiche tecniche in materia di sicurezza hanno poi generato ulteriori sanzioni: 2.000 euro alla ditta esecutrice per la mancanza della patente a crediti e 3.700 euro per irregolarità nei ponteggi; più di 2.200 euro ciascuno alla ditta affidataria e al coordinatore della sicurezza per mancati controlli sulle condizioni operative.

Anche il settore dei pubblici esercizi non è stato risparmiato. In un ristorante sono stati trovati due lavoratori in nero su tre, di cui uno extracomunitario privo di permesso di soggiorno e quindi incollocabile. L’attività è stata immediatamente sospesa e il datore di lavoro ha ricevuto una somma aggiuntiva di 2.500 euro, oltre alla maxi-sanzione complessiva di 8.500 euro.

Il bilancio finale conferma una situazione di irregolarità diffusa — soprattutto in edilizia e ristorazione — e l’intenzione dell’Itl Cosenza di mantenere alta la pressione ispettiva sui settori più esposti al rischio di lavoro nero e violazioni della sicurezza. Un’azione che continua a rappresentare uno dei principali strumenti di tutela per lavoratori e legalità.