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17/10/2025 ore 13.24
Economia e Lavoro

Manovra Meloni, taglio Irpef e bonus per famiglie: banche e ministeri tra le coperture, ma per i redditi bassi poco o nulla

Via libera del Consiglio dei ministri alla manovra da 18,7 miliardi. Riduzione dell’Irpef al 33% per il ceto medio, 1,6 miliardi alle famiglie, 1,9 miliardi per salari e lavoro povero. Più fondi a sanità e imprese. Contributo da banche e assicurazioni

di Alessia Principe

Il Consiglio dei ministri ha approvato la nuova Legge di Bilancio per il 2026-2028, una manovra dal valore complessivo di 18,7 miliardi di euro. La premier Giorgia Meloni l’ha definita «seria ed equilibrata, in continuità con le precedenti», sottolineando quattro priorità: famiglie e natalità, riduzione delle tasse, sostegno alle imprese e sanità.

Taglio Irpef

La misura simbolo resta la riduzione della seconda aliquota Irpef, che scenderà dal 35% al 33%. Intervento da 2,8 miliardi che riguarderà i redditi compresi tra 28.001 e 50mila euro, con la possibilità – ancora in discussione – di estendere il beneficio fino a 60mila euro. Per chi rientra nella fascia, il risparmio massimo annuo sarà di circa 440 euro.

Stipendi e lavoro povero

La manovra mette 1,9 miliardi per rafforzare le buste paga e contrastare il lavoro povero.

Le misure principali:

Famiglie e natalità

Alle famiglie vengono destinati 1,6 miliardi di euro in più, con misure che comprendono:

Imprese e assunzioni

Per le imprese il pacchetto vale 8 miliardi, con:

Sanità e pensioni

Alla sanità vengono garantiti 1,8 miliardi in più ogni anno per assunzioni e stipendi di medici e infermieri. Più contenuto il capitolo pensioni: nel 2026 saranno stanziati 400 milioni, che saliranno a 1,6 miliardi nel 2027 e a 1 miliardo nel 2028.

Le coperture

Il «grosso delle coperture», ha chiarito Meloni, arriva dai tagli alla spesa dei ministeri e della Presidenza del Consiglio. Un altro contributo importante verrà da banche e assicurazioni (9,6 miliardi nel triennio), che secondo il governo hanno mostrato «una disponibilità non scontata».

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