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24/11/2025 ore 12.03
Economia e Lavoro

Protesta dei lavoratori del servizio pulizie al “Giannettasio” per stipendi bloccati

VIDEO | Operatori in presidio davanti all’ospedale chiedono risposte sul pagamento delle mensilità e sul futuro dell’appalto. Manifestazione assolutamente pacifica all’esterno del nosocomio di Rossano

di Matteo Lauria
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Il presidio davanti allo stabilimento ospedaliero di Rossano ha raccolto gli operatori addetti alla pulizia molti dei quali in attesa degli stipendi maturati. Una manifestazione pacifica, organizzata per richiamare l’attenzione sulla situazione che coinvolge decine di persone impegnate ogni giorno nei reparti del “Giannettasio” e non solo.

Il responsabile provinciale del sindacato Cub Calabria, Bruno Graziano, ha spiegato le ragioni del momento. «Questa vertenza va avanti da mesi» afferma, sottolineando che i lavoratori oggi dipendono dalla cooperativa “Il Faro” e dalla “CSF”, società a cui sono stati affidati i servizi. «Il nodo riguarda le mensilità maturate e non corrisposte. La mensilità di ottobre doveva essere erogata nei primi giorni di novembre. Il consorzio ci ha comunicato che finché l’ASP non paga, loro non possono anticipare nulla».

Secondo Bruno, la situazione si è complicata per le difficoltà interne della cooperativa. «L’ASP ha saldato due fatture nei mesi precedenti, anche in anticipo sui termini. L’accordo tra CNS e l’ASP prevede pagamenti intermedi per garantire la retribuzione degli operatori. Eppure siamo arrivati a questo blocco che crea problemi a famiglie e servizi».

Il sindacalista riferisce di aver parlato con la direttrice sanitaria dell’ospedale. «Ci ha assicurato che verrà aperto un confronto con il CNS per garantire la mensilità di dicembre e la tredicesima, oltre a chiarire il percorso futuro. Anche l’ASP avvierà un tavolo di confronto perché la situazione riguarda l’intero territorio». La questione non riguarda solo il presidio di Rossano, ma un bacino ampio di addetti impiegati tramite l’appalto. «Solo qui siamo 36, poi vi sono altri lavoratori nei distretti e a Corigliano. Parliamo di oltre cento persone» ricorda una delle operatrici presente al presidio. «Abbiamo garantito comunque il servizio per rispetto verso i pazienti. Ma viviamo un’insicurezza continua. Ci auguriamo che con il confronto si possa arrivare a una soluzione stabile».

La dipendente ripercorre anche episodi passati. «Non vogliamo tornare ai tempi in cui, per farci ascoltare, dovemmo salire sul tetto dell’ospedale. Allora il precedente gestore fallì e fummo costretti a lunghe attese per ottenere compensi maturati». Un altro lavoratore da ventotto anni in servizio nella struttura afferma: «Abbiamo bollette da pagare e difficoltà persino a raggiungere il posto di lavoro. Ci sono famiglie che vivono con stipendi molto bassi. Non si può rimanere senza retribuzione per così tanto tempo». I lavoratori chiedono certezze immediate sui pagamenti, insieme a un chiarimento ufficiale sul futuro dell’appalto. Negli ambienti ospedalieri si parla dell’arrivo di una nuova azienda che avrebbe ottenuto l’affidamento, ma al momento non esiste alcuna comunicazione formale.

L’appello degli operatori è rivolto all’ASP e al consorzio: garantire continuità retributiva e tutelare posti di lavoro indispensabili per il funzionamento della struttura. La protesta, pacifica e senza interruzioni del servizio, vuole accendere i riflettori su una situazione che rischia di diventare insostenibile per molti nuclei familiari.