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02/10/2025 ore 17.38
Economia e Lavoro

Scontro sullo sciopero del 3 ottobre: il Garante lo dichiara «illegittimo», Landini rilancia

La Commissione di garanzia accusa i sindacati di violare la legge 146/90, ma la Cgil difende la protesta: «Colpito il diritto di sciopero». Disagi in treni, aerei, scuole e sanità: milioni di italiani verso un nuovo venerdì nero

di Alessia Principe

Lo sciopero generale indetto per venerdì 3 ottobre rischia di diventare un caso politico e giuridico ancora prima di scendere nelle piazze e fermare i servizi. La Commissione di garanzia sugli scioperi lo ha infatti dichiarato «illegittimo», sottolineando che viola l’obbligo di preavviso previsto dalla legge 146 del 1990. «Non è conferente – si legge nella nota – il richiamo all’articolo 2, comma 7, che permette astensioni senza preavviso solo nei casi di difesa dell’ordine costituzionale o di protesta per eventi gravi lesivi dell’incolumità e della sicurezza dei lavoratori».

Un pronunciamento che complica ulteriormente la situazione e che potrebbe aprire la strada a procedimenti contro i sindacati promotori, in primis la Cgil guidata da Maurizio Landini e l’Usb, che hanno proclamato l’astensione in solidarietà con la Global Sumud Flotilla. «Lo sciopero è legittimo – replica Landini – e una precettazione da parte del ministro Salvini sarebbe contro la legge 146 e metterebbe in discussione il diritto costituzionale di sciopero».

Il clima è quello di un braccio di ferro aperto, con accuse reciproche e un rischio concreto di caos nel Paese.

I disagi infatti sono attesi su più fronti: treni fermi dalle 21.01 del 2 ottobre fino alle 20.59 del giorno successivo, con solo alcune corse garantite nelle fasce 6-9 e 18-21; stop anche nel trasporto locale, variabile da città a città.

Nel settore aereo molte tratte saranno cancellate, con due sole finestre garantite – 7-10 e 18-21 – per evitare la paralisi totale.

Non va meglio sul fronte taxi, anch’essi pronti a incrociare le braccia a partire dalla mezzanotte, né negli ospedali, dove – pur trattandosi di servizio essenziale – lo sciopero del personale sanitario comporterà una drastica riduzione dell’attività ordinaria. Anche la scuola subirà pesanti ripercussioni, con aule e cattedre vuote: i dirigenti potranno adottare misure organizzative, ma non si esclude la chiusura di interi istituti.

Alla protesta aderiranno inoltre Vigili del fuoco e Polizia di Stato. I primi sospenderanno il servizio per quattro ore, dalle 9 alle 13, mentre il personale amministrativo incrocerà le braccia per l’intera giornata. Il sindacato di polizia Silp ha parlato di «protesta inevitabile» contro «la feroce reazione di Israele, lesiva del diritto internazionale», condannando però qualsiasi forma di violenza.

Il 3 ottobre, dunque, l’Italia rischia un nuovo venerdì nero, tra treni fermi, voli cancellati, scuole chiuse e sanità ridotta ai minimi termini. Sullo sfondo rimane la disputa normativa: da un lato il Garante che parla di sciopero illegittimo, dall’altro i sindacati che rivendicano un diritto «inviolabile». E intanto milioni di cittadini si preparano ad affrontare l’ennesima giornata di passione.