Corigliano Rossano approva la delibera per stabilizzare i 51 tirocinanti. Sfida aperta sui fondi
«Non vogliamo lasciare indietro nessuno», ha dichiarato il sindaco Flavio Stasi, che ha guidato il lavoro congiunto con l’assessore al personale, i settori Risorse Umane e Bilancio, ottenendo il parere di regolarità contabile sulla proposta
È stata approvata la delibera di stabilizzazione dei 51 Tirocinanti di Inclusione Sociale (TIS) da parte del Comune di Corigliano Rossano. Una scelta politica netta, che punta a garantire a tutti i tirocinanti un contratto part-time, inizialmente previsto per 18 ore settimanali, ma subordinato alla disponibilità di risorse storicizzate.
«Non vogliamo lasciare indietro nessuno», ha dichiarato il sindaco Flavio Stasi, che ha guidato il lavoro congiunto con l’assessore al personale, i settori Risorse Umane e Bilancio, ottenendo il parere di regolarità contabile sulla proposta.
Negli scorsi mesi, l'Amministrazione ha più volte criticato la gestione della Regione Calabria, definita «una vera bomba sociale» per i Comuni, in quanto ha escluso i sindaci dalle decisioni e ha avviato un percorso discriminatorio tra tirocinanti ministeriali e comunali.
«La procedura ha creato figli e figliastri», sottolinea l’Amministrazione, evidenziando l’iniquità verso gli over 60, già in condizioni di vulnerabilità economica.
Il contratto: tra realtà e proiezioni
Nel dettaglio, la delibera del Comune di Corigliano Rossano prevede un contratto part-time minimo da 12 ore settimanali, nel caso in cui venisse garantito solo il contributo minimo statale (1.700 euro annui per tirocinante). Tuttavia, sono già previste ulteriori risorse da pensionamenti (280.000 euro) e una rimodulazione della programmazione del personale (150.000 euro).
In uno scenario più favorevole, le 18 ore settimanali potrebbero diventare realtà già dalle prossime settimane, grazie alla redistribuzione dei 5 milioni di euro già stanziati dal Governo e alle eventuali integrazioni previste nella Legge di Bilancio in uscita il 15 ottobre.
Il nodo delle risorse storicizzate
Il vero obiettivo, però, resta quello di ottenere un incremento delle somme storicizzate, così da assicurare la sostenibilità della spesa a partire dal 2029, quando termineranno i contributi una tantum.
«La battaglia ora si sposta sui fondi», ha ribadito Stasi. «Senza una programmazione strutturale, si rischia una guerra tra poveri. I Comuni hanno fatto la loro parte, ora tocca al Governo».
Il documento approvato dalla Giunta di Corigliano Rossano suggerisce anche di rivalutare le condizioni degli over 60, penalizzati da una gestione miope e priva di visione inclusiva.