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17/12/2025 ore 14.10
Economia e Lavoro

UniCal, lavoratori CSF senza stipendio: USB e studenti chiedono l’intervento del Rettore

Da mesi ritardi nei pagamenti per i dipendenti in subappalto. Domani sit-in sotto il Rettorato dell’Università della Calabria

di Redazione

La situazione dei lavoratori della CSF, azienda in subappalto SNAM attiva all’interno dell’Università della Calabria, è ormai diventata insostenibile. Da mesi, denunciano USB Cosenza – Lavoro Privato e Aula Studio Liberata, i dipendenti subiscono ritardi sistematici nel pagamento degli stipendi e, ad oggi 17 dicembre, non vi è alcuna certezza sui tempi di erogazione delle somme dovute.

Una condizione che le organizzazioni definiscono «inaccettabile», soprattutto perché colpisce direttamente la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori, mettendo a rischio la possibilità di sostenere le famiglie e far fronte alle spese quotidiane. «Lasciare persone senza salario – sottolineano – significa negare un diritto fondamentale». Ancora più grave, evidenziano, è il fatto che questa situazione si trascini a ridosso delle festività natalizie, trasformandosi in «un atto di irresponsabilità che non può essere tollerato».

Per questo motivo USB e Aula Studio Liberata chiedono un intervento immediato dell’ente committente, l’Università della Calabria, e in particolare del Rettore Gianluigi Greco. L’obiettivo, spiegano, è arrivare a una soluzione già nel corso di questa settimana, garantendo il pagamento immediato degli stipendi arretrati e permettendo ai lavoratori coinvolti di «vivere un Natale dignitoso e sereno».

Nel documento diffuso, le sigle sottolineano anche un principio più generale: la responsabilità sociale di un grande ente pubblico come l’UniCal non può esaurirsi nella stipula di contratti e appalti, ma deve tradursi in un controllo effettivo delle condizioni di lavoro lungo tutta la filiera. «Il rispetto dei diritti fondamentali – a partire dal salario – non può essere demandato esclusivamente ai rapporti tra aziende», affermano.

Per dare forza alla richiesta, è stata annunciata una mobilitazione pubblica. Domani, 18 dicembre, alle ore 12, lavoratori, rappresentanti sindacali e studenti si ritroveranno sotto il Rettorato dell’Università della Calabria per un sit-in di protesta. Una presenza congiunta, spiegano gli organizzatori, per chiedere «con forza il pagamento immediato degli stipendi e il rispetto dei diritti di chi lavora».

Il messaggio finale è netto e non lascia spazio a interpretazioni: «Il salario è un diritto. La dignità non va in appalto».