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31/10/2025 ore 19.00
Economia e Lavoro

All’Unical si parla di diritto tributario con il viceministro Leo: «La nostra riforma? Una rivoluzione»

Nell’Ateneo di Arcavacata le ultime novità nella seconda parte del convegno proposto già lo scorso dicembre. Il secondo di Giorgetti spiega: «Si tratta di una riforma centrale che arriva dopo cinquant’anni»

di Francesco La Luna

Il paragone è pesante e non indifferente. All’Unical la riforma del sistema tributario diventa una rivoluzione copernicana, andando a scomodare chi per primo cambiò la storia della visione del mondo. Un paragone che però non sembra così distante dalla realtà, se è vero che si tratta della prima riforma in questo particolare settore dopo cinquant’anni. A spiegarlo, ai nostri microfoni, il viceministro all’economia Maurizio Leo.

Fisco, giustizia e riforme: all’Unical la “rivoluzione copernicana” del sistema tributario

«È una rivoluzione perché, rispetto all’impianto originario della riforma che risale agli anni ‘70, abbiamo fatto tanti passi avanti». Anche grazie alla collaborazione, spiega Leo, con le commissioni parlamentari. «E qui – aggiunge – ringrazio il senatore Orsomarso, che ci ha dato una mano. In questo modo siamo riusciti a portare avanti una riforma che è costituita da sedici decreti legislativi già in gazzetta ufficiale e da cinque testi unici».

Fra la riforma e il nuovo lavoro delle Fiamme Gialle

Un lavoro che, comunque, non finisce qui: «Innanzitutto questa è la testimonianza che, laddove ci sono idee chiare e c’è una stabilità di Governo, si possono portare avanti riforme che possono aiutare imprese e cittadini. Noi andremo avanti – conclude Leo – con la legge di bilancio e con l’epilogo della Riforma, che avverrà prima della fine della legislatura».

Parte in causa ovviamente anche la Guardia di Finanza, che sarà subito chiamata ad attuare un lavoro complesso e certosino per applicare le nuove norme. «La riforma riguarda in pieno il nostro corpo – spiega il Comandante delle Fiamme Gialle in provincia di Cosenza, colonnello Giuseppe Dell’Anna – perché ogni norma, dopo quindici giorni, diviene operativa. Da questo punto di vista noi, che siamo sul campo quotidianamente, dobbiamo recepire subito queste riforme per applicarle nel modo più giusto e corretto anche se sono di difficile interpretazione. Però noi – conclude Dell’Anna – siamo sempre presenti e cerchiamo di essere sempre molto, molto preparati alle novità proposte».