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08/11/2025 ore 11.47
Eventi

Confraternite del gusto in Calabria: tradizione, cultura e solidarietà nel segno della Pignata

A Cariati tre giorni di incontri e degustazioni. Gemellaggio tra Calabria e Veneto per promuovere i borghi e i sapori italiani

di Emilia Canonaco

Il centro storico di Cariati si è svegliato immerso nei profumi della cucina e nel calore dell’accoglienza. È cominciato oggi il Convivio della Solidarietà, l’evento nazionale che unisce cibo, cultura e condivisione, promosso dalla Confraternita della Pignata di Cariati.
Per tre giorni, confraternite enogastronomiche provenienti da tutta Italia si ritroveranno in Calabria per celebrare la tradizione, i sapori e la bellezza dei territori. Il raduno è iniziato in Piazza Museo del Mare, nel cuore di Cariati, dove i primi ospiti – arrivati dal Veneto – sono stati accolti da musica, sorrisi e piatti della tradizione.

La giornata è proseguita con una Wine Experience alle Cantine Senatore di Cirò, seguita da un pranzo conviviale a Crucoli offerto dal Comune, tra degustazioni e visite nel borgo antico. Il programma prevede per domani il convegno “Sviluppo e crescita del territorio attraverso la ricerca del bene comune”, ospitato nella storica sede della Fabbrica Amarelli di Rossano. Tra i relatori, figure di spicco del mondo della cultura e dell’enogastronomia: Tino Scopelliti, presidente CONI Calabria; Mariano Marchese, presidente nazionale Assocultura Confcommercio; Giovan Battista Trebisacce, docente Unical; Domenico Nigro Imperiale, priore della Confraternita della Pignata; Emilio Iantorno, consigliere nazionale F.I.C.E.; Marco Porzio, presidente nazionale F.I.C.E.; Alberto Sebastiani, delegato F.I.C.E. per l’Europa; Saverio Madera, dirigente dell’Istituto Alberghiero di Corigliano-Rossano; Enrico Miozzo, maestro della Congrega dei Radici e Fasioi; Pippo Simone, vicepresidente nazionale dei Borghi più belli d’Italia. A moderare l’incontro, il giornalista Francesco Mannarino.

Un gemellaggio che unisce Nord e Sud

Uno dei momenti più attesi è il gemellaggio ufficiale tra la Confraternita della Pignata e la Congrega dei Radici e Fasioi del Veneto, simbolo di un’Italia che si riconosce nella sua diversità.
Un legame che nasce dal desiderio di condividere le radici culinarie, promuovere le eccellenze e custodire la memoria dei luoghi. Il priore Domenico Nigro Imperiale ha espresso con orgoglio la portata di questo incontro: «Siamo giunti al secondo convivio, al secondo capitolo della Confraternita della Pignata, dove, dopo alcuni viaggi proseliti in Veneto, in Lombardia e in Piemonte, ci siamo gemellati con il Veneto, con la Congrega dei Radici e Fasioi, e oggi sigliamo questo gemellaggio. Sono molto contento e anche orgoglioso perché abbiamo portato nella nostra comunità calabrese un territorio veneto che non era mai venuto in Calabria». Nigro Imperiale sottolinea come l’incontro tra confraternite sia un mezzo potente di promozione dei territori:
«Le confraternite enogastronomiche sono tra i veicoli più efficaci per valorizzare un territorio, non solo sul piano gastronomico, ma anche culturale e artistico. Andiamo in giro per l’Italia a promuoverci, custodendo e innovando le nostre tradizioni». Quando gli si chiede come si possa conservare la genuinità della tradizione, risponde con semplicità: «Basta rimanere se stessi, prendendo i punti di forza e portandoli avanti». E svela infine «il segreto della Pignata»: «È fatta di passione, di cuore e di tanta speranza».

I borghi e la rinascita attraverso il gusto

Alla tavola del convivio si incontrano storie e prospettive. Per Giuseppe Simone, vicepresidente nazionale dei Borghi più belli d’Italia, il gusto può essere la chiave per la rinascita delle comunità:
«Noi ci occupiamo della salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico e delle tradizioni dei borghi associati. La cultura del cibo e la qualità dei prodotti sono elementi che li contraddistinguono. Il 90% dei prodotti di eccellenza dell’Italia proviene da borghi, e molti di questi fanno parte della nostra associazione».

Simone aggiunge che la valorizzazione gastronomica rappresenta una leva concreta di sviluppo:
«Quando abbiamo capito che solo il turismo non bastava per far rivivere i borghi, abbiamo deciso di puntare sulla promozione dei prodotti tipici. Grazie alla collaborazione con la Borsa Merci Telematica Italiana, stiamo creando il mercato italiano dei borghi, una piattaforma per permettere ai produttori dei piccoli centri di vendere nel mondo i loro prodotti di eccellenza».

La rete della F.I.C.E. e la forza dell’enogastronomia

Marco Porzio, presidente della Federazione Italiana Circoli Enogastronomici, guarda con fiducia al futuro: «La nostra federazione è sempre in movimento, cerca di portare avanti i propri ideali valorizzando e riscoprendo i borghi, e tramandando ai giovani questo immenso patrimonio culturale. Restiamo fedeli alle radici, ma connessi ai tempi, utilizzando i social e gli strumenti moderni per far conoscere la nostra attività».

Porzio vede nella collaborazione tra le confraternite un modello virtuoso: «L’enogastronomia può fare rete, e noi ne siamo l’esempio. Rappresentiamo circa 150 associazioni e circoli da tutta Italia: realtà diverse, ma unite dalla volontà di valorizzare le tradizioni locali e farle conoscere. Ogni borgo ha una storia e un’identità propria, ed è questo che rende il nostro Paese unico nel mondo».

Un impegno che nasce dal volontariato e dall’amore per il territorio: «Si sostiene con la voglia delle singole persone di mettere a disposizione le proprie risorse e il proprio tempo personale, che oggi è il bene più prezioso, per valorizzare i territori e aiutare chi ha meno fortuna». Il Convivio della Solidarietà diventa così un ponte tra regioni e culture, tra Nord e Sud, tra tradizione e innovazione. Non solo un appuntamento gastronomico, ma una narrazione collettiva che attraversa i borghi calabresi, da Cariati a Rossano, toccando Cirò e Crucoli.

Il Priore Nigro Imperiale conclude con un invito aperto: «È un momento di incontro, di scambio e di crescita. Invitiamo tutti a partecipare e a condividere con noi questo viaggio tra cultura e sapori». Tre giorni per riscoprire il senso della comunità, tra vino, piatti autentici e storie di amicizia, con la Calabria al centro di un’Italia che sa ancora riconoscersi nei suoi gusti e nei suoi valori.