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21/04/2023 ore 12.36
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Corigliano-Rossano, alla festa di San Francesco arriva la musica di Antonio Maggio

Un mese fa l’artista salentino ha pubblicato il suo nuovo lavoro: «Sono felice di portarlo in giro per suonare dal vivo ed incontrare lo sguardo del pubblico»
di Redazione

Il 24 marzo scorso è uscito su tutte le piattaforme digitali, “M A G G I O”, il nuovo attesissimo disco di Antonio Maggio, etichetta Incipit Records, distribuito da Egea Music, edizioni Maggio Publishing – Neuma Edizioni – Dischi dei Sognatori. Produttori artistici Roberto Cardelli, Antonio Maggio, Fabrizio Ludovici; produttore esecutivo Antonio Maggio, arrangiamenti Roberto Cardelli, Antonio Maggio, Fabrizio Ludovici. Registrato da Francesco Delogu e Fabrizio Ludovici presso i Bloom Recording Studios di Guidonia Montecelio.

L’artista, appena tornato dall’Argentina sarà presente alla Festa di San Francesco di Paola a Corigliano-Rossano il prossimo 25 aprile: «La musica è fatta per essere condivisa. Ad un mese dalla pubblicazione del mio nuovo lavoro – dichiara Antonio Maggio – sono felice di portarla in giro per suonare dal vivo ed incontrare lo sguardo del pubblico che mi permette di vederla crescere e diventare di tutti. Un’emozione, sempre».

“M A G G I O” è un no-concept album composto da sei quadri differenti tra loro, ma intrisi dello stesso profumo: quello del miglior cantautorato italiano che gli è rimasto addosso perché è proprio lì che affondano le sue radici. Un Ep interamente suonato, dalla prima all’ultima nota, con un’intera orchestra d’archi di 26 elementi, che di questi tempi sembrano essere un vero paradosso, un andare contromano, che per un cantautore che scrive parole, storie, in perfetto equilibrio con la musica, dedicando tempo e cura, sono l’unica via percorribile.

“M A G G I O” è stato anticipato dal singolo “Stati d’Animo e d’Accordo” che aveva il compito di aprirne la strada, mentre “Una formalità,intimo eintrospettivo, con il suo video, ne sono il biglietto da visita: «Questo branoparla di ritorni, di attese sapute da sempre. Il tempo è un concetto troppo personale per essere oggettivo, si presta all’interpretazione dei sentimenti di ognuno di noi, che semplicemente prendono forma al momento opportuno. Tornare dove si è stati bene – aggiunge Antonio Maggio – è un istinto dell’uomo, una ricerca continua delle proprie sicurezze. Aspettarsi, credo sia questo uno dei segreti dell’amore, senza andare via. Nel videoclip della canzone, insieme al regista Francesco Luperto, abbiamo creato un doppio binario visivo: da una parte il gioco di ombre di due amanti, che in maniera giocosa e romantica, con scene girate in controluce, raccontano la loro quotidianità; dall’altra parte, invece, il mio playback girato in un enorme stanza piena di oggetti impolverati, dove il tempo sembra essersi fermato e si sente il sapore di un malinconico passato, che resta presente, con l’ambizione di “ritornare” vestito da futuro».

Questo disco nasce da consapevolezze, artistiche e personali, che l’artista ha messo a fuoco e fatto sue e non a caso, l’album porta il suo nome: «Sei tracce, sei diversi quadri: “Stati d’Animo e d’Accordo”, “Una formalità”, “Sono simpatico”, “Malamore”, “Serenata d’Oltreoceano”, “Quanto sei bella Lecce”, sonosei storie differenti, in cui ho provato a dare forma e sostanza ai miei stati d’animo, cercando di metterli d’accordo col loro tumulto, cercando una spiegazione, un equilibrio, perché la scoperta di sé stessi passa necessariamente dal mettere in discussione sia le proprie convinzioni, che quelle degli altri. Ho cominciato a lavorarci due anni fa scrivendo molti pezzi, ma ho volutamente scelto di pubblicarne solo sei, per il momento, per non togliere il giusto respiro ad ognuno. Anche per queste canzoni, nessuna regola, ma solo piena libertà espressiva: a volte arrivano prima l’idea, le parole, oppure una melodia o tutto insieme. La conferma, però, la trovo sempre e comunque, al pianoforte».