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30/06/2023 ore 14.20
Eventi

Cosenza stasera alla Villa Vecchia la grande festa dei vini del territorio - VIDEO

Ieri l'anteprima con una verticale curata da Luciano Pignataro. Oggi la possibilità di degustare oltre 40 cantine fra musica e street food
di Massimo Clausi

Un antipasto prima della grande festa che si terrà questa sera in Villa Vecchia. Ieri il Consorzio Terre di Cosenza ha voluto organizzare una verticale su alcuni dei circa 70 vini del territorio che si sono associati. Come ha spiegato il presidente del Consorzio, Demetrio Stancati, la provincia di Cosenza esprime ormai prodotti di ottima qualità, competitivi sul mercato, che raccontano il nostro territorio. «Cartoline liquide», le ha definite il presidente con una felice espressione. Dentro il bicchiere infatti c’è il racconto di un territorio straordinario che il Consorzio si sta impegnando a promuovere con una serie di iniziative. Prima della grande festa del vino a Cosenza, infatti, il Consorzio ha organizzato iniziative simili a Roma e Milano. Una promozione quindi a 360 gradi.

Ieri pomeriggio la degustazione è stata abilmente condotta da Luciano Pignataro, critico enogastronomico, vincitore nel 2008 del premio Luigi Veronelli come giornalista emergente. Certo a rendere ancora più interessante l’iniziativa ha contribuito anche la location ovvero la Dimora storica della Giostra vecchia Palazzo Grisolia. Una struttura, nel cuore del centro storico di Cosenza, che risale al 1089 e che oggi è tornata ai suoi antichi splendori come scrigno prezioso per iniziative soprattutto culturali. Fra i soffitti a cassettoni e l’elegante sala, giornalisti, ristoratori, produttori e operatori del settore Horeca hanno potuto degustare sei vini cosentini: due bianchi (Greco e Pecorello), un rosato e tre gaglioppi rossi declinati in varie forme fra cui un lacrima nera, vitigno a metà strada fra il magliocco e l’aglianico presente soprattutto nelle zone del Pollino. Un piccolo, anzi piccolissimo, assaggio delle produzioni di un territorio che può vantare un record per quanto riguarda la varietà del microclima. Del resto, come ha ricordato lo stesso Pignataro, sono poche le regioni d’Italia in cui con mezz’ora di macchina si può  passare dal mare alla montagna, dall’estate all’inverno. 

«Partire dalla conoscenza profonda dei propri vini non è campanilismo ma segno di apertura e passaggio obbligato per esprimere al meglio un territorio dalle sorprendenti caratteristiche pedoclimatiche come la provincia di Cosenza», ha detto il giornalista campano.

La degustazione è stata accompagnata da un’altra eccellenza del territorio: i taralli di antiche farine della Mulinum. Il tutto nell’ottica della sinergia fra i territori per promuovere la Calabria nella sua interezza.

Soddisfatto, ovviamente, l’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo che ha voluto portare il suo saluto ai presenti. L’assessore ha raccontato brevemente gli sforzi che il suo Dipartimento sta facendo nella promozione di un prodotto sempre più amato dai mercati. Lo dimostra anche un cambio di prospettiva che si è avuto in Calabria. Se prima era raro che nei ristoranti calabresi venisse proposto il vino del posto, adesso il 70% dei ristoratori nella carta dei vini ha presente i nostri prodotti. 

Per chi è ancora scettico non resta allora che recarsi stasera alla villa Vecchia, a partire dalle 19 ci sarà il Cosenza wine district: 40 cantine presenti, street food, il fresco della villa e tanta musica dal vivo.