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11/07/2025 ore 17.35
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Il trombettista Paolo Fresu incanta Cerisano: «Luogo splendido e pubblico caloroso» | VIDEO

Il musicista sardo accompagnato al pianoforte da Uri Caine si è esibito nel chiostro di Palazzo Sersale nell'ambito dell'anteprima del Festival delle Serre. E stasera grande attesa per il concerto di Irene Grandi
di Salvatore Bruno

Chiostro gremito a Palazzo Sersale per l’esibizione di Paolo Fresu, nell’ambito dell’anteprima del Festival delle Serre. Accompagnato dal pianista statunitense Uri Caine, il virtuoso trombettista jazz, certamente da annoverare tra i più autorevoli musicisti del genere al mondo, ha richiamato amatori anche dalle altre province calabresi e persino dalla Puglia, per uno spettacolo sotto le stelle da iscrivere senza dubbio nelle performance di maggior prestigio mai proposti nelle trentuno edizioni della tradizionale rassegna estiva di Cerisano.

«È un bellissimo festival – ha detto Fresu a margine dell’esibizione in una intervista rilasciata al nostro network – perché non si occupa solo di jazz, ma dell’arte in genere. Credo sia molto importante in questo momento mettere insieme i linguaggi. Poi il luogo è davvero splendido, molto caloroso ed accogliente». Per il trombettista il momento è particolarmente intenso.

La prossima settimana sarà all’Umbria Jazz insieme questa volta al cubano Omar Sosa mentre ha recentemente avuto l’opportunità di suonare per Ornella Vanoni, con cui ha condiviso emozionanti esperienze artistiche, in occasione dei novant’anni compiuti dalla cantante. «Ornella è una cara amica, è stato un momento molto delicato per noi, molto bello». Diverse poi, le assonanze colte da Paolo Fresu tra il borgo di Cerisano e Berchidda, il luogo natale del trombettista della provincia di Sassari dove l’artista torna ogni anno per il Time in jazz, festival che egli stesso ha fondato nel 1988: «Quando le manifestazioni sono così longeve e possono contare su una storia così importante vuol dire che hanno seminato bene, e adesso raccolgono, radicando sul territorio qualcosa di prezioso che non si volatilizza nell’arco di un anno, ma che diventa qualcosa di persistente, in grado di portare dei frutti preziosi al territorio stesso».

Profonda e raffinata l’intesa con Uri Caine per un concerto destinato a rimanere a lungo impresso nella memoria collettiva e che ha saputo coniugare poesia e virtuosismo, con l’alternanza tra brani lenti e dolci e composizioni più dinamiche e travolgenti, in un equilibrio perfetto che ha tenuto il pubblico con il fiato sospeso fino all’ultima nota.

«Nel repertorio abbiamo inserito pezzi classici ma non sono mancate le improvvisazioni – ha detto il pianista statunitense – Sono felice di essere in Calabria – ha chiosato – Amo questo posto, la sua gente, la sua cucina». E nella giornata di oggi 11 luglio, l’anteprima del Festival delle Serre propone un altro atteso concerto, quello di Irene Grandi in programma nella piazza antistante l’ingresso di Palazzo Sersale, pronta a portare sul palco tutta la sua energia e la sua voce inconfondibile.