Addio ad Alfio Cantarella, fu batterista dell'Equipe 84
Si è spento all’età di 82 anni Alfio Cantarella, ex batterista dell’Equipe 84. Era ricoverato da alcuni giorni nella terapia intensiva dell’ospedale di Villafranca, in provincia di Verona, dove ormai dimorava da più di trent’anni. Catanese d’origine, si era trasferito a Milano nel 1960 dove conobbe Francesco Guccini e Victor Sogliani. Di lì a poco, lui e Cantarella si uniranno Maurizio Vandelli, Franco Ceccarelli e Alfio Cantarella dando così vita all’Equipe 84, il complesso che insieme ai Rokes (inglesi) scriverà la storia del Beat italiano.
L’esordio ufficiale fu con il singolo “Papà e mammà” (1964) a cui seguiranno altri 45 giri di ottima levatura e una partecipazione al Festival di Sanremo (1966) con “Un giorno tu mi cercherai” in tandem con i Renegades. Il vero successo arriverà poi con “Io ho in mente te” e in seguito con “29 settembre” scritta da Lucio Battisti.
Nel 1970 proprio Alfio Cantarella venne trovato in possesso di sostanze stupefacenti e, a causa dell’arresto, fu costretto a sospendere le sue esibizioni con il gruppo. L’episodio accrebbe la sua popolarità sulla scia delle disavventure analoghe patite in Inghilterra dai Rolling Stones. Alfio rientrò nella band nel 1973 e ci resterà fino allo scioglimento datato 1981.
Negli anni successivi, dopo qualche tentativo di reunion, si dedicherà anima e corpo all’attività di manager musicale. E’ stato produttore dei lavori di Zucchero e Sergio Caputo, oltre che delle tournée, come responsabile generale del booking, di artisti come Franco Battiato, Alice, Eugenio Finardi, i Pooh, Miguel Bosé, i Rockets, Giuni Russo, Anna Oxa, Matia Bazar e Mango.
Nel 1994 ha poi costituito la “Tutto Musica” proseguendo l’attività di produttore e organizzatore di eventi musicali. Il principe Maurizio Vandelli lo ha ricordato con un post commosso sulla sua pagina Facebook: «Alfio Cantarella mi ha fatto proprio un brutto regalo! Se ne è andato il giorno del mio compleanno! Ciao grande piccolo batterista amico e compagno di tante avventure con l’Equipe 84. Ciao Alfiuzzo!».