Aumento dei casi di polmonite in Italia: l’influenza stagionale non dà tregua
Nell’inverno del 2025, l’Italia ha affrontato una stagione influenzale particolarmente intensa, con oltre 17 milioni di cittadini colpiti dal virus. Questo incremento ha determinato una crescita significativa dei casi di polmonite, con circa 150.000 ricoveri ospedalieri e 9.000 decessi attribuiti a questa complicanza.
Secondo i dati riportati da RespiVirNet, nella quarta settimana del 2025 (dal 20 al 26 gennaio), l’incidenza delle sindromi simil-influenzali ha raggiunto i 17,3 casi per mille assistiti, superando la soglia di “alta” intensità. In quella settimana, si stima che oltre un milione di italiani abbia contratto l’influenza, portando il totale dall’inizio della sorveglianza a circa 8,8 milioni di casi.
L’aumento dei casi di polmonite è stato attribuito principalmente all’influenza stagionale. Tuttavia, la co-circolazione di altri agenti patogeni respiratori, come il Virus Respiratorio Sinciziale (RSV) e il Mycoplasma pneumoniae, ha contribuito al quadro clinico complesso. In particolare, l’RSV è noto per causare infezioni respiratorie acute negli anziani, con stime di circa 290.000 casi, 26.000 ospedalizzazioni e 1.800 decessi annuali in Italia.
Il professor Matteo Bassetti, infettivologo e direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova, aveva già lanciato un avvertimento sull’alto rischio di polmoniti derivanti dall’influenza stagionale, sottolineando l’importanza della prevenzione e della vaccinazione.
Nonostante le raccomandazioni, la copertura vaccinale antinfluenzale tra gli anziani è diminuita, passando dal 56,7% della stagione 2022-2023 al 53,3% nella stagione 2023-2024. Questo calo potrebbe aver contribuito all’aumento delle complicanze respiratorie gravi osservate quest’anno.
La situazione ha messo sotto pressione il sistema sanitario nazionale, con ospedali che hanno dovuto gestire un numero elevato di pazienti affetti da polmonite. Gli esperti sottolineano l’importanza della vaccinazione antinfluenzale, soprattutto tra le fasce più vulnerabili della popolazione, e la necessità di rafforzare le misure preventive per ridurre l’impatto delle future stagioni influenzali.