Sezioni
15/08/2025 ore 09.47
Italia Mondo

Autovelox, dopo l’estate scatta l’“operazione verità”

Il Mit annuncia un’app per censire i dispositivi. Comuni, Province e Regioni avranno due mesi per comunicare i dati

di Redazione

Un’applicazione online per mettere ordine nella giungla degli autovelox italiani. È questo l’obiettivo dell’“operazione verità” annunciata dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti guidato da Matteo Salvini.

Entro settembre sarà attivata sul portale istituzionale del Mit una piattaforma digitale a disposizione di Comuni, Province e Regioni. Gli enti locali avranno a disposizione due mesi per inserire i dati relativi a tutti i dispositivi presenti sul proprio territorio: conformità, marca, modello e collocazione.

Un database nazionale

La novità arriva dopo mesi di polemiche sul rischio che, dal prossimo 18 ottobre, gran parte degli autovelox potesse essere spenta per mancanza di mappature ufficiali. Il Mit definisce l’iniziativa «una straordinaria operazione verità», necessaria perché fino ad oggi non esisteva alcun elenco completo dei dispositivi di rilevamento della velocità installati sulle strade italiane.

«Non saranno tollerati autovelox fuori norma o usati solo per fare cassa», sottolinea il dicastero. L’obiettivo dichiarato è garantire che gli apparecchi servano esclusivamente a migliorare la sicurezza stradale e a prevenire comportamenti pericolosi alla guida.

L’allarme del Codacons

Il tema è stato sollevato dal Codacons, che ha denunciato «una situazione paradossale» legata a ritardi e complicazioni burocratiche. Il riferimento è al Decreto Infrastrutture (legge 105/2025), che impone agli enti locali di censire e comunicare al Mit tutti i dispositivi autovelox presenti sul territorio, condizione necessaria per continuare a utilizzarli.

In altre parole, se i Comuni non trasmetteranno i dati, gli autovelox installati non potranno più essere impiegati per sanzionare gli automobilisti.

Il nodo del decreto attuativo

Il problema, rileva l’associazione dei consumatori, è che «pur volendo, gli enti locali non possono oggi adempiere all’obbligo» perché manca ancora il decreto attuativo del Mit che deve fornire il modulo digitale indispensabile per l’inserimento dei dati.

Secondo la legge, il ministero ha tempo fino al 19 agosto per varare il decreto attuativo, essendo il provvedimento entrato in vigore il 20 luglio. Solo a partire dalla pubblicazione del modulo, scatteranno i 60 giorni a disposizione di Comuni, Province e Regioni per completare la comunicazione.

Verso una mappa trasparente

La creazione di un archivio pubblico degli autovelox rappresenta un passo atteso da anni. Una misura che, nelle intenzioni del Mit, dovrebbe aumentare la trasparenza e ridurre i contenziosi, garantendo ai cittadini la certezza di essere multati solo da dispositivi conformi e certificati.

Il prossimo banco di prova sarà dunque la scadenza del 19 agosto: se il Mit rispetterà i tempi, entro l’autunno il Paese avrà finalmente una mappatura ufficiale e completa degli autovelox.