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07/03/2025 ore 19.00
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Bimbo mangiò un formaggio e rimase paralizzato. La Cassazione conferma le condanne

La Cassazione ha confermato la condanna per l'ex presidente del caseificio di Coredo e il casaro responsabili della contaminazione di formaggio con Escherichia coli, che ha ridotto Mattia Maestri in stato vegetativo.
di Redazione

La Corte di Cassazione conferma la condanna per la vicenda di Mattia Maestri, il bambino in stato vegetativo da otto anni dopo aver consumato un formaggio a latte crudo contaminato da Escherichia coli. La sentenza riguarda l’ex presidente del caseificio sociale di Coredo, Lorenzo Biasi, e il casaro Gianluca Fornasari, riconosciuti colpevoli e condannati a una provvisionale di un milione di euro per lesioni personali gravissime.

«Questa condanna conferma il comportamento criminale dell’ex presidente del caseificio e del casaro», ha dichiarato Giovanni Battista Maestri, padre di Mattia. «Ma non è una vittoria: non sono contento né felice, l’unica soddisfazione è che ora c’è una verità che non si può discutere».

Nel dettaglio, alla famiglia Maestri sono stati riconosciuti 600 mila euro per il bambino e 200 mila euro ciascuno ai genitori, che hanno annunciato di voler destinare le risorse per aiutare altri bambini.

La sentenza arriva in un contesto ancora critico per la sicurezza alimentare. Recentemente, la Provincia autonoma di Trento e la Cooperazione Trentina hanno siglato un protocollo d’intesa per rafforzare i controlli nel settore lattiero-caseario e tutelare i consumatori. Tuttavia, per Maestri, queste misure sono insufficienti: «È tutto fumo negli occhi, si fa credere che qualcosa cambi, ma in realtà non cambia nulla».

Il padre di Mattia chiede etichette più dettagliate, con avvertenze sui rischi per bambini sotto i 10 anni, donne in gravidanza e anziani, e il divieto di consumo di formaggi a latte crudo in ospedali, scuole, asili e case di riposo.

Sul tema è in discussione un disegno di legge nazionale, sostenuto dal deputato Alessandro Urzì (Fratelli d’Italia), mentre a livello provinciale solo pochi esponenti politici, come Lucia Coppola (Alleanza Verdi Sinistra), Filippo Degasperi (Onda), il sindaco di Trento Franco Ianeselli e Marco Battisti, primo cittadino di Ronzone, hanno mostrato interesse. Anche la squadra di basket Reyer Venezia ha espresso vicinanza alla famiglia, mentre dalle altre associazioni sportive del Trentino non sono arrivati segnali.