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10/02/2025 ore 10.35
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Brescia, ginecologo si toglie la vita dopo la morte di una neonata durante il parto

Un ginecologo di 39 anni si è suicidato dopo essere stato indagato per la morte di una neonata durante il parto. La Procura di Brescia indaga sulle cause del decesso e sull'eventuale legame tra i due tragici eventi
di Redazione

Una tragedia nella tragedia ha colpito il mondo della sanità a Brescia. Un ginecologo di 39 anni si è tolto la vita tre giorni dopo un parto finito in tragedia, in cui una neonata ha perso la vita. Il medico, che era tra gli operatori sanitari denunciati dai genitori della piccola e risultava indagato, è stato trovato privo di vita in provincia di Trento.

Il parto e l’apertura dell’inchiesta

Il drammatico evento risale al 31 gennaio scorso. Secondo le prime ricostruzioni, il travaglio sarebbe stato lungo e complicato, fino all’epilogo tragico con la morte della neonata. I genitori, sconvolti dalla perdita, hanno presentato denuncia nei confronti dell’ospedale e dei medici coinvolti, sostenendo che ci siano state negligenze nelle procedure. Tra le accuse mosse figura l’uso improprio della ventosa ostetrica, che secondo la coppia avrebbe aggravato le condizioni della piccola.

A seguito della denuncia, la Procura di Brescia ha aperto un fascicolo per chiarire eventuali responsabilità. Gli operatori sanitari coinvolti sono stati iscritti nel registro degli indagati come atto dovuto per consentire lo svolgimento delle indagini.

Il suicidio del ginecologo

Il 3 febbraio, tre giorni dopo il tragico parto, il ginecologo è stato trovato morto. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo si sarebbe tolto la vita gettandosi da un ponte in provincia di Trento. Non avrebbe lasciato messaggi o biglietti di addio, e al momento non ci sono elementi certi che colleghino direttamente il suo gesto disperato all’indagine in corso.

Indagini in corso

Gli inquirenti stanno ora cercando di fare luce sulla vicenda. Il nucleo dei Carabinieri del Nas ha avviato il sequestro delle cartelle cliniche per analizzare il protocollo seguito durante il parto. Gli accertamenti mirano a comprendere se vi siano stati errori medici e se esista un collegamento tra la denuncia e il suicidio del ginecologo.

La tragedia solleva ancora una volta interrogativi sul peso psicologico che grava sui medici, soprattutto quando si trovano coinvolti in situazioni ad alta responsabilità e inchieste giudiziarie.