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08/01/2025 ore 20.53
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Cecilia Sala è tornata in Italia. Meloni: «Sei stata forte»

L'aereo partito dall'Iran è atterrato a Ciampino poco dopo le 16. Le prime parole della giornalista: «Ciao, sono tornata». La mamma: «Già ieri sentivo che stava per tornare»
di Redazione

Cecilia Sala è tornata in Italia dall’Iran dopo essere stata liberata oggi 8 gennaio 2025. L’aereo decollato da Teheran con la giornalista, arrestata il 19 dicembre scorso e detenuta in isolamento nel carcere di Evin, è atterrato a Ciampino alle 16.10 circa. Sala, attesa dai genitori arrivati a Ciampino, è stata accolta anche dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal ministro degli Esteri Antonio Tajani.

“Ciao, sono tornata!”, le prime parole della giornalista, stando a quanto diffuso nel podcast ‘Stories’ di Chora News, una delle testate per cui Sala lavora. A quanto si apprende, a prendere la giornalista a Teheran è andato personalmente il direttore dell’Aise Giovanni Caravelli.

“Adesso devi solo stare serena. Sono qui per ringraziarti e per dirti che sei stata forte”, le parole con cui Meloni si è rivolta a Sala, come si sente nel video diffuso dalla Presidenza del Consiglio.

“Grazie a un intenso lavoro sui canali diplomatici e di intelligence, la nostra connazionale è stata rilasciata dalle autorità iraniane e sta rientrando in Italia”, si legge in una nota della presidenza del Consiglio. La presidente del Consiglio ha espresso “gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile il ritorno di Cecilia Sala, permettendole di riabbracciare i suoi familiari e colleghi”, si legge ancora nella nota di Palazzo Chigi in cui si sottolinea che la premier “ha informato personalmente i genitori della giornalista nel corso di una telefonata avvenuta pochi minuti fa”.

“Io lo avevo appena saputo da Giorgia Meloni ed ero già sul taxi, quando Cecilia mi ha chiamato e mi ha detto ‘mamma, sto tornando a casa’. E io le ho detto ‘lo so Ceci, ti vengo incontro, ci troveremo in aeroporto” ha detto Elisabetta Vernoni, madre di Cecilia Sala, raccontando il ritorno della figlia al podcast ‘Stories’ di Chora Media. “Era come se avessimo fretta di chiudere la telefonata per correre a trovarci – ha continuato -, ma era la voce di Ceci di sempre, una voce già diversa da quella che ho sentito in questi giorni”.

“Già da ieri avevo un forte sentore che stesse per tornare, con Daniele (il compagno di Cecilia, ndr.) eravamo insieme e io a un certo punto ho detto: ‘siamo sotto i ferri, non siamo più in terapia, sento che è un momento chirurgico”, ha raccontato Vernoni. “Stavamo programmando un prossimo pacco per Cecilia con cose affettive da mandarle, in modo tale che sentisse aria di casa – ha ricordato -, ma con Daniele ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti: ‘ma lo facciamo sto pacco?’, e alla fine abbiamo deciso di no, perché era inutile farlo. Erano solo sensazioni, ma stava nascendo una certezza che abbiamo sentito molto forte, e alla fine non ci sbagliavamo”.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso alla premier i complimenti per il ritorno di Cecilia Sala in Italia. Successivamente, ha telefonato alla mamma della giornalista, che aveva incontrato nei giorni successivi all’arresto.

“Diplomazia e lavoro di squadra: Cecilia Sala sta tornando a casa!”, scrive sul social X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, dopo la notizia della scarcerazione. Poi al Tg1 aggiunge: ”Grazie alla nostra diplomazia e ai nostri Servizi abbiamo ottenuto un risultato importantissimo. Siamo riusciti a portare a casa anche questa giornalista. Ci siamo impegnati tantissimo, siamo rimasti in silenzio, a volte prendendoci anche qualche critica, ma abbiamo sempre lavorato sottotraccia per cercare di ottenere i risultati. E i risultati sono arrivati. Senza parlare troppo si ottengono i risultati positivi e ci siamo riusciti”.

Cecilia Sala era accusata di aver violato “le leggi della Repubblica islamica dell’Iran”. Nelle telefonate ai familiari aveva raccontato le terribili condizioni della sua detenzione: “Dormo per terra in cella e mi hanno tolto anche gli occhiali”. Ieri la portavoce del governo della Repubblica islamica, Fatemeh Mohajerani, aveva affermato che l’arresto di Cecilia Sala a Teheran “non è in alcun modo una ritorsione” per quello del cittadino iraniano, Mohammad Abedini Najafabadi, avvenuto in Italia. “Ci auguriamo che la questione della giornalista venga risolta rapidamente”, aveva aggiunto.