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08/03/2024 ore 11.59
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Chiara Ferragni, ecco cosa svela l'Espresso nell'inchiesta che l'ha fatta infuriare

Sotto la lente del servizio che ha fatto discutere per la cover, gli affari delle tre società principali collegate all'universo dell'influencer: Tbs, Fenice e Sisterhood
di Redazione

Un’inchiesta accurata condotta dall’Espresso (nell’occhio del ciclone per la cover che ritrae l’imprenditrice truccata come Joker) svela una trama complessa di operazioni finanziarie e societarie che ruotano attorno al suo business. Analizzando il susseguirsi degli eventi e dei movimenti di capitali, la giornalista ricostruisce un labirinto fatto di azioni e passaggi societari. Oltre all’affaire pandoro e ai sospetti follower falsi, al centro delle indagini della Procura di Milano sono ora anche i movimenti nella galassia delle sue aziende». Ieri sera, intanto, Chiara, appena atterrata a New York, dove si è recata per impegni di lavoro, parla. Si fa vedere ferita e con gli occhi lucidi nelle sue IG Stories. “Sono appena arrivata a New York, sono qua per lavoro per qualche giorno. Volevo ringraziarvi tutti perché ho ricevuto centinaia di messaggi per quella bellissima cover che è stata fatta”, ha detto con la voce rotta.

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La Tbs Crew e il Mistero delle Quote Societarie

L’inchiesta dell’Espresso parte dall’analisi della Tbs Crew, la società operativa di Ferragni che gestisce The Blonde Salad e altre attività correlate. Nonostante risultati finanziari impressionanti nel 2022, con un fatturato di 14,5 milioni di euro e utili di 5,1 milioni, il costo dei dipendenti, solamente 16, risulterebbe – a leggere l’inchiesta – di soli 67 mila euro a testa (contributi e tfr compresi). Inoltre, sotto la lente dell’Espresso è finita la scoperta di una presunta moltiplicazione delle quote societarie al 145%.

Fenice Srl e il Coinvolgimento nel Dissesto dell’Enpapi

Un’altra società sotto esame è la Fenice Srl, licenziataria del marchio Chiara Ferragni e gestore di altre attività. L’inchiesta rivela il presunto coinvolgimento indiretto della società nel dissesto finanziario dell’Enpapi, l’ente previdenziale degli infermieri. Movimenti finanziari intricati e passaggi di quote societarie tra diverse entità sollevano interrogativi ulteriori. Fondato nel 2012 da Chiara Ferragni, Riccardo Pozzoli e Camilla Barindelli, Fenice ha affrontato una serie di scissioni societarie che ne avrebbero influenzato la stabilità finanziaria.

La Sisterhood e le Domande sulla Valutazione Finanziaria

La società Sisterhood emerge come una delle più ricche nell’universo societario di Ferragni. «Qui i dipendenti sono due e costano 15 mila euro una miseria, la perizia indica che il valore di Tbs è di 1,7 milioni di euro, mentre il conferimento alla Sisterhood è di 10 mila euro, con un sovraprezzo di 995 mila euro». La rescissione di contratti (Coca Cola, Safilo, Pantene), con alcuni brand potrebbe mettere in pericolo la redditività futura della società. La presenza di Diego Della Valle come alleato (Ferragni è nel cda di Tod’s) offre al momento un sostegno, ma il futuro rimane incerto.

L’attico

Infine, l’inchiesta mette in luce una serie di società e movimenti finanziari che lasciano intravedere un quadro finanziario da approfondire. La Ferragni Enterprise, ad esempio, è detentrice di un costoso super-attico a Milano quello in cui abitano i Ferragnez (10 milioni di euro il costo dell’abitazione). «L’influencer, poi, raggiunge l’apice del riserbo con Ferragni Enterprise, una società semplice che non deve neppure depositare il bilancio, incastonata nella capogruppo Sisterhood e posta a bilancio per 12,8 milioni. La Enterprise contiene il super-attico nella Torre Libeskind del quar- tiere City Life a Milano, cioè la casa dove vive l’influencer, costata a Sisterhood 9,7 una società che ha i conti sulle milioni (10,8 milioni Iva inclusa)».