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16/03/2020 ore 19.53
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Coronavirus, in Italia oltre 2mila morti. Aumentano anche i guariti: i dati

Un’altra giornata difficile in Italia per l’emergenza coronavirus. Aumentano i morti: oggi 349 decessi. La nota lieta, però, è il numero odierno dei guariti: 414. In conferenza stampa il presidente del Consiglio Superiore della Sanità, il professor Franco Locatelli ha illustrato la situazione in cinque punti, mentre il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli ha
di Antonio Alizzi

Un’altra giornata difficile in Italia per l’emergenza coronavirus. Aumentano i morti: oggi 349 decessi. La nota lieta, però, è il numero odierno dei guariti: 414. In conferenza stampa il presidente del Consiglio Superiore della Sanità, il professor Franco Locatelli ha illustrato la situazione in cinque punti, mentre il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli ha spiegato il caso “mascherine“. I dati di oggi, tuttavia, sono parziali: al conteggio finale mancano i numeri della regione Puglia e della provincia autonoma di Trento.

I dati aggiornati in Italia

Tra i 23.073 positivi:

Le regioni italiane colpite dal coronavirus

Il professor Locatelli: «In campo le migliori risorse del Paese»

Il professor Franco Locatelli oggi ha ringraziato i donatori di sangue, il personale sanitario, le forze dell’ordine e le forze armate. «La situazione emergenziale sta mettendo in campo le migliori risorse e intelligenze del nostro Paese. La stiamo affrontando nella maniera più efficace possibile, cercando di ridurre l’impatto per la salute dei cittadini». Il presidente del Consiglio Superiore della Sanità, inoltre, ha detto che «il ministero della Salute sta conducendo uno sforzo enorme in tutte le sue articolazioni per rendere omogenei i piani di trattamento per i pazienti Covid-19, così come le strategie comuni per i pazienti più critici».

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Secondo Locatelli, è fondamentale condurre studi rigorosi «che vadano a testare e documentare l’efficacia clinica di approcci mirati sia per evitare la replica virale sia per le strategie a ridurre l’iper-infiammazione, che causa il deterioramento polmonare e la morte del paziente». E poi è importante «elaborare modalità innovativa, consentire agilità e dare risposte immediate, accelerando gli studi clinici» ha concluso il professor Franco Locatelli.