Sezioni
19/03/2020 ore 19.47
Italia Mondo

Coronavirus, in Italia più morti che in Cina: tutti i numeri dell'emergenza

La notizia del giorno è senza dubbio il dato dei decessi: 3.405 morti ad oggi Italia. Circa 200 in più della Cina (3.245). Il bollettino della Protezione civile certifica anche 415 guariti, mentre i pazienti ricoverati in Terapia Intensiva sono 2.498. La situazione peggiora e del picco ancora non si vede la luce. I numeri
di Antonio Alizzi

La notizia del giorno è senza dubbio il dato dei decessi: 3.405 morti ad oggi Italia. Circa 200 in più della Cina (3.245). Il bollettino della Protezione civile certifica anche 415 guariti, mentre i pazienti ricoverati in Terapia Intensiva sono 2.498. La situazione peggiora e del picco ancora non si vede la luce. I numeri continuano a salire. In pochi giorni nel nostro Paese i casi totali di coronavirus sono passati dai 30mila ai 41.305 degli attuali. Aumenta anche il dato dei pazienti ricoverati con sintomi: 15.757.

https://www.facebook.com/DPCgov/videos/1096230447410239/

Nel corso della conferenza stampa, inoltre, il presidente dell’associazione Pediatri italiani, il professor Alberto Villani ha chiarito alcuni aspetti sui contagi di Covid-19 nei bambini, rassicurando genitori e nonni: «I bambini positivi al Covid-19 si contano nell’ordine delle decine. Sono 300 in tutta Italia. Quello che posso dire è che viene confermato ciò che sapevamo già in ambito internazionale. Ovvero che non ci sono casi gravi nei bambini. Questo penso debba rasserenare tutte le famiglie. Ad oggi non è un problema pediatrica. Se il bambino presenta sintomi lievi bisogna sentire sempre il pediatra curante e stabilire il da farsi. Il criterio di preoccuparsi è prima del coronavirus. Se ha problemi importanti deve essere portato in ospedale». Infine, il capo della protezione civile Angelo Borrelli ha invitato gli italiani a non abbandonare i cani: «E’ un comportamento ingiustificabile, non c’è rischio di trasmissione».

I casi aggiornati in Italia

Tra i 33190 positivi:

I casi di coronavirus nelle regioni italiane