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27/03/2025 ore 17.42
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Francesco Sarcina vs Clizia Incorvaia: la battaglia legale sull'esposizione mediatica della figlia

Francesco Sarcina accusa la ex moglie Clizia Incorvaia di esporre mediaticamente la figlia per trarne profitto economico. Una nuova battaglia legale sulla tutela dell’immagine della bambina si riaccende tra i due ex coniugi
di Redazione

Francesco Sarcina, frontman delle Vibrazioni, ha nuovamente sporto denuncia contro la sua ex moglie, Clizia Incorvaia, accusandola di un’esposizione mediatica ossessiva della loro figlia Nina, di nove anni. Dal 2024, il cantante ha presentato quattro integrazioni alla denuncia e ha avviato una causa civile, ribadendo la sua preoccupazione per il sano sviluppo psico-fisico della bambina. Secondo Sarcina, la madre utilizzerebbe l’immagine della figlia per scopi pubblicitari senza il consenso del padre, con l’unico fine di trarne un guadagno economico.

Pubblicità e social: l’uso dell’immagine della figlia secondo Sarcina

La disputa tra i due ex coniugi verte principalmente sull’utilizzo dell’immagine della figlia in post e video sui social network. Secondo quanto riportato da Repubblica, al centro della questione vi sarebbe uno scambio di messaggi tra Sarcina e Incorvaia, in cui il cantante chiedeva esplicitamente alla ex moglie di interrompere la pubblicazione di contenuti con la bambina a fini pubblicitari. Tra gli esempi citati, ci sarebbero foto della piccola con scarpe griffate e video in cui Nina applica adesivi pubblicitari per aziende di moda.

A questa richiesta, la risposta di Incorvaia sarebbe stata chiara e netta: «Io li campo grazie ai brand di moda e pago la scuola, vestiti, etc». Per Sarcina, questa sarebbe un’ammissione esplicita del fatto che l’immagine della figlia viene sfruttata per ottenere compensi economici, senza alcun controllo né autorizzazione da parte del padre.

Un caso già denunciato in passato

La battaglia legale tra i due non è nuova. Già nel 2019, Francesco Sarcina aveva sporto denuncia contro Clizia Incorvaia per la stessa motivazione: l’utilizzo dell’immagine della figlia senza consenso. All’epoca, la querela si risolse con una remissione da parte del cantante, in seguito all’impegno della ex moglie a interrompere tali comportamenti. Tuttavia, la situazione sembra essersi ripresentata esattamente come prima.

Sarcina ha ribadito di non voler più tollerare un simile atteggiamento e ha dichiarato di essere pronto ad agire presso il Tribunale dei Minorenni per far valere il diritto alla tutela dell’infanzia. Secondo l’artista, la continua esposizione mediatica della bambina potrebbe compromettere il suo benessere psicologico e la sua crescita equilibrata, con possibili ripercussioni anche sul suo inserimento sociale.

Privacy e tutela dei minori: una questione delicata

Il caso sollevato da Sarcina si inserisce in un dibattito più ampio sulla tutela dei minori nel mondo dei social media e della pubblicità. L’uso dell’immagine dei bambini da parte dei genitori, soprattutto quando si tratta di influencer o personaggi pubblici, è un tema sempre più discusso, anche a livello giuridico.

La preoccupazione principale riguarda il rischio che i minori vengano esposti a un pubblico troppo vasto, senza la possibilità di scegliere autonomamente se apparire o meno sui social. Inoltre, l’eventuale sfruttamento dell’immagine per fini commerciali solleva interrogativi sulla loro tutela legale e sul rispetto dei loro diritti.

Le possibili conseguenze legali

Se la causa intentata da Sarcina dovesse andare avanti, potrebbe aprire la strada a nuove regolamentazioni in materia di tutela dei minori nel digitale. Attualmente, la legislazione italiana prevede il consenso di entrambi i genitori per l’utilizzo dell’immagine di un minore in contesti pubblici, specialmente se a fini commerciali. Tuttavia, in caso di disaccordo, la decisione può essere rimessa al giudice, che valuterà il superiore interesse del minore.

In attesa di sviluppi giudiziari, il caso continua a dividere l’opinione pubblica, sollevando interrogativi etici e legali su come bilanciare il diritto alla privacy dei minori con la libertà dei genitori di condividere momenti della loro vita familiare online.