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04/08/2024 ore 12.38
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Fulmine colpisce spiaggia ad Alba Adriatica: tre donne ferite

Due di loro sono state trasportate in ospedale a Teramo. Ecco i rischi e le misure di prevenzione
di Redazione

Un fulmine è caduto ieri su una spiaggia ad Alba Adriatica in provincia di Teramo. Sul posto sono intervenuti i soccorritori, i sanitari e la polizia. La scarica elettrica ha colpito una donna francese di circa 60 anni e due italiane di circa 40 anni. Una delle due 40enni è stata trovata incosciente e trasportata d’urgenza in ospedale a Teramo insieme a un’altra delle due ferite.

In Italia cadono in media circa 1.600.000 fulmini all’anno, soprattutto nei mesi di luglio e agosto. Un fulmine, infatti, ha colpito una spiaggia ad Alba Adriatica, ferendo alcuni bagnanti. L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha una pagina dedicata alla prevenzione dei danni da fulmini. Gli esperti avvertono: «Un fulmine può provocare danni alla salute in forma diretta, se il corpo viene colpito direttamente dalla scarica, oppure indiretta, se viene colpito dalla corrente di ritorno nel terreno. I danni più gravi derivano dalla fulminazione diretta, e in certi casi possono provocare la morte. Se la corrente passa per il cuore, può provocare un arresto cardiaco; se attraversa i centri nervosi o respiratori, può portare alla morte per arresto respiratorio. Possono causare la morte, o ferite gravi, anche le bruciature conseguenti alla fulminazione».

Prevenzione e consigli

Durante i temporali estivi, i fulmini rappresentano un pericolo serio, specialmente all’aperto. La Protezione Civile ricorda che i fulmini colpiscono soprattutto in luoghi esposti come montagne, prati, campi di calcio e spiagge. Anche al chiuso, però, esiste un rischio residuo. È importante sapere che se una persona viene colpita da un fulmine, il suo corpo non resta elettricamente carico e può essere soccorsa subito senza alcun rischio.

Quando ci si trova all’aperto durante un temporale, nessun luogo è completamente sicuro. La cosa migliore da fare è raggiungere rapidamente un luogo chiuso e aspettare almeno 30 minuti dopo l’ultimo tuono prima di riprendere le attività all’aperto. In mancanza di un edificio, bisogna cercare riparo all’interno dell’automobile con portiere e finestrini chiusi e con l’antenna della radio possibilmente abbassata.

Per capire dove si abbatteranno con maggior frequenza le scariche elettriche, bisogna considerare la forma degli oggetti, non il materiale di cui sono composti. Oggetti alti e appuntiti come alberi, torri e pali rappresentano i bersagli più probabili.