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13/10/2025 ore 07.54
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Gaza, liberati i primo sette ostaggi. Trump: «La guerra è finita»

L’ala militare di Hamas diffonde la lista dei prigionieri israeliani che saranno rilasciati oggi: primo gruppo consegnato alla Croce Rossa

di Alessia Principe

L’ala militare di Hamas ha reso pubblico l’elenco dei 20 ostaggi viventi che saranno rilasciati oggi nell’ambito dell’accordo di cessate il fuoco con Israele. I nomi corrispondono a quelli già noti alle autorità israeliane.

Le famiglie sono state informate che la liberazione avverrà in due fasi: la prima alle ore 8 (le 7 in Italia), la seconda tra le 9 e le 10. I primi sette ostaggi sono già stati rilasciati all’alba e consegnati alla Croce Rossa. Tra loro figurano Gali e Ziv Berman, Matan Angrest, Alon Ohel, Omri Miran, Eitan Mor e Guy Gilboa-Dalal.

Secondo Hamas, questo rilascio fa parte dell’accordo di scambio prigionieri: «le Brigate al-Qassam hanno deciso di rilasciare vivi i seguenti prigionieri sionisti», recita il comunicato che accompagna la lista.

L’elenco completo include, tra gli altri: Bar Kuperstein, Eviatar David, Yosef Chaim Ohana, Segev Kalfon, Avitan Or, Elkana Buchbot, Maxim Harkin, Nimrod Cohen, Matan Tsengauker, David Cuneo, Eitan Horn, Matan Engerst, Eitan Mor, Gali Berman, Ziv Berman, Omri Miran, Alon Ohel, Guy Gilboa-Dalal, Rom Breslavsky e Ariel Cuneo.

Lo scambio di ostaggi rappresenta una tappa cruciale del piano internazionale che prevede, da parte di Israele, la liberazione di circa 1.900 detenuti palestinesi, inclusi 250 condannati per motivi di sicurezza.

Secondo fonti vicine ai negoziati, Hamas ha «completato i preparativi» per il rilascio degli ostaggi vivi. Ma continua a chiedere in cambio il rilascio dei leader palestinesi. Da parte sua, Israele ha avvertito che i detenuti palestinesi, che sono stati trasferiti in due prigioni specifiche, saranno rilasciati solo dopo la conferma che gli ostaggi sono stati restituiti. Trump è atteso in Israele alle 6,20 circa. Dopo uno scambio con Netanyahu, parlerà davanti al Parlamento e incontrerà i famigliari degli ostaggi. «La guerra è finita. D’accordo? Lo capite?», ha dichiarato il presidente americano ai giornalisti al momento di lasciare gli Stati Uniti.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha definito questo momento «storico», pur sottolineando che non è certo che tutti gli ostaggi deceduti possano essere restituiti oggi. Per quelli eventualmente non consegnati, si prevede l’intervento di un organismo internazionale incaricato di individuarne i resti.

Gli autobus della Croce Rossa stanno intanto convergendo verso la zona di Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza, per coordinare le operazioni di trasferimento.