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27/06/2025 ore 11.31
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Giustiziato in Giappone il killer di Twitter: aveva ucciso 9 persone adescate online

È stato giustiziato per impiccagione in Giappone Takahiro Shiraishi, 34 anni, condannato a morte per aver ucciso 9 persone nel 2017. È la prima esecuzione nel Paese dall’entrata in vigore della nuova legge sulla pena capitale nel luglio 2022. Soprannominato “il killer di Twitter”, Shiraishi adescava online giovani donne che esprimevano pensieri suicidi, promettendo loro
di Redazione

È stato giustiziato per impiccagione in Giappone Takahiro Shiraishi, 34 anni, condannato a morte per aver ucciso 9 persone nel 2017. È la prima esecuzione nel Paese dall’entrata in vigore della nuova legge sulla pena capitale nel luglio 2022.

Soprannominato “il killer di Twitter”, Shiraishi adescava online giovani donne che esprimevano pensieri suicidi, promettendo loro supporto e una morte condivisa. In realtà le drogava, le aggrediva sessualmente, poi le uccideva e ne smembrava i corpi, conservandone i resti nel suo appartamento a Zama.

Le vittime, otto donne e un uomo, avevano tra i 15 e i 26 anni. Durante il processo, la difesa sostenne che avessero acconsentito alla propria morte, ma la Corte respinse l’argomentazione, sottolineando come Shiraishi abbia agito per motivi sessuali ed economici.

L’uomo si dichiarò colpevole e ritirò il ricorso presentato dal suo avvocato, rendendo definitiva la condanna nel 2021. Il caso ha scioccato il Giappone e acceso il dibattito sull’uso dei social da parte di persone vulnerabili.

Il ministro della Giustizia Keisuke Suzuki ha parlato di “un crimine di estrema gravità che ha provocato ansia in tutta la società”. Il padre di una vittima ha dichiarato che avrebbe preferito una condanna all’ergastolo, per costringerlo a riflettere sui suoi crimini.

In Giappone la pena di morte viene eseguita per impiccagione e comunicata solo dopo l’avvenuta esecuzione, anche ai familiari.